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La lettera di Bin Laden che deride Biden

Lettera Bin Laden Biden

“Biden è totalmente impreparato per questo incarico, il che porterà gli Stati Uniti in una crisi”. La lettera di Bin Laden che profetizza la catastrofe statunitense

Era il 2010 quando Osama Bin Laden scrisse una lettera spiegando ai suoi collaboratori di Al Qaeda che dovevano essere presi di mira gli aerei appartenenti al presidente Barack Obama e all’allora direttore della CIA David Petraeus.

“Non devono prendere di mira le visite del vicepresidente degli Stati Uniti Biden. I gruppi rimarranno alla ricerca di Obama o Petraeus”, scrisse Bin Laden. “La ragione per concentrarsi su di loro è che Obama è il capo dell’infedeltà e ucciderlo farà automaticamente assumere a Biden la presidenza per il resto del mandato, come è la norma laggiù”.

E aggiunge: “Biden è totalmente impreparato per questo incarico, il che porterà gli Stati Uniti in una crisi. Quanto a Petraeus, è l’uomo di casa in quest’ultimo anno di guerra, e ucciderlo altererebbe il percorso della guerra”.

LA LETTERA

La lettera è stata scoperta in un tesoro di documenti trovati nel nascondiglio di Bin Laden in Pakistan dopo che è stato ucciso dalle forze statunitensi in un raid il 2 maggio 2011.

I documenti, scritti tra il 2006 e il 2011, sono pubblicamente disponibili attraverso il Combating Terrorism Center di West Point. Come ha fatto notare il New York Post, la critica di Bin Laden a Biden è riemersa proprio nei giorni del ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan e alla conseguente presa di potere dei Talebani.

CHI ERA OSAMA BIN LADEN

Nato in Arabia Saudita nel 1957, diciassettesimo dei 52 figli del magnate delle costruzioni Muhammad Awad Bin Laden, ha studiato ingegneria alla King Abdul Aziz University di Gedda, in Arabia Saudita.

Il giovane principe saudita, durante gli anni Ottanta aveva deciso di andare a combattere in Afghanistan contro i sovietici tra le fila dei mujaheddin, entrando in contatto con il carismatico Abdullah (Yusuf) Azzam e con suo figlio Huthaifa Azzam.

LA NASCITA DI AL QAEDA

Nel 1986 incontrò il medico egiziano Ayman Al Zawahiri, che divenne il suo più fidato consigliere. Nacque così, nel 1988, Al Qaeda, insieme alla mente della strage di Luxor del 1997 Omar Abdel-Rahman.

Bin Laden, milionario a capo dell’impresa di costruzioni di famiglia, finanziava l’organizzazione e ne rappresentava la leadership, Al Zawahiri contribuiva con particolari abilità organizzative a fomentare il Jihad.

bin laden

GLI ATTENTATI

Due anni dopo la fine del conflitto tra Iran e Iraq – e dopo un anno dal ritiro dell’Unione Sovietica dall’Afghanistan – il conflitto nel Golfo Persico offrì le giuste motivazioni ad Al Qaeda per intensificare la sua attività terroristica organizzando una serie di sanguinosi attentati in diverse parti del mondo.

Gli Stati Uniti e il mondo occidentale rientravano tra i principali nemici dell’organizzazione.

Nel 1993 un attentato al World Trade Center di New York provocò sei vittime e un migliaio di feriti.

Nel 1998 due autobombe esplosero quasi simultaneamente presso le ambasciate americane in Kenya e Tanzania, provocando 224 morti, tra cui 12 americani.

LE ACCUSE ALL’OCCIDENTE

Sempre nel 1998, la Declaration of the World Islamic Front for Jihad against the Jews and the Crusaders fu sottoscritta da Bin Laden, Al Zawahiri e da Abu-Yasir Rifa’i Ahrnad Taha, leader di Egyptian Islamic Group, Shaykh Mir Hamzah, segretario di Jamiat-ul-Ulema-e-Pakistan, e Fazlul Rahrnan, legato al Jihad Movement in Bangladesh.

Nel documento si accusava il mondo occidentale di aver occupato territori sacri per l’Islam e soprattutto di aver provocato molteplici calamità che si erano abbattute sulle popolazioni musulmane.

A questa dichiarazione seguirono numerosi attentati in diversi luoghi del mondo, molti dei quali colpirono effettivamente obiettivi occidentali.

11 settembre

LA CACCIA A BIN LADEN

La CIA, che aveva istituito nel 1986 il Counterterrorism Center, iniziò a dare la caccia a Bin Laden e ai terroristi di Al Qaeda.

L’11 settembre 2001 Al Qaeda divenne famosa in tutto il mondo realizzando il più clamoroso attacco terroristico della storia, colpendo le Torri Gemelle e il Pentagono e provocando più di 3.000 tra vittime e dispersi e circa 6.000 feriti.

Dopo l’attentato Bin Laden fece perdere le sue tracce, finché non fu scoperto il suo nascondiglio in Pakistan. Lì è stato ucciso dalle forze statunitensi in un raid del 2 maggio 2011.

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