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La vittoria del Centrodestra può cambiare le sorti della guerra in Ucraina. Parola di Suslov (uomo di Putin)

Ucraina Sanzioni Russia

Cosa ha detto Dmitrij Suslov, direttore del Centro di studi europei e internazionali presso la Scuola superiore di Economia, in una intervista al Corriere della Sera

La vittoria del centrodestra potrebbe cambiare l’approccio dell’Italia alla guerra in Ucraina. Ne è convinto Dmitrij Suslov, direttore del Centro di studi europei e internazionali presso la Scuola superiore di Economia, che in una intervista al Corriere della Sera ha azzardato che il cambio di atteggiamento dell’Italia potrebbe anche “fare da laboratorio per altri Paesi dell’Ue”.

Un’ipotesi, questa, non proprio così lontana dalla realtà, come si intuisce dalla parole di Matteo Salvini al Meeting di Comunione e Liberazione. Andiamo per gradi.

Le convinzioni di Suslov

“Stando ai sondaggi il centrodestra guidato da Fratelli d’Italia dovrebbe vincere le elezioni e probabilmente il nuovo governo aggiusterà l’approccio alla guerra e ai rapporti con Mosca”, ha detto il Direttore della Scuola superiore di Economia, uno dei più importanti istituti russi dove viene pensata la politica estera del Cremlino.

“Questo – ha aggiunto Dmitrij Suslov – potrebbe fare da laboratorio per altri Paesi dell’Ue”.

Occidente meno severo con Russia?

Oltre che all’Italia, Suslov ammette di guardare anche all’America e “alle elezioni di midterm, dove i repubblicani appaiono in testa”.

“C’è una probabilità crescente che la posizione dell’Occidente collettivo cambierà sia sull’appoggio militare che sulle sanzioni. Potrebbe accadere all’inizio del prossimo anno”, ha detto il Direttore al Corriere della Sera.

Gli scenari

Quali scenari potrebbero aprirsi dunque? “Bisognerà vedere dove sarà il fronte. Probabilmente la Russia avrà preso il controllo di tutti i rimanenti territori del Donbass”, sostiene Suslov.

Le parole di Matteo Salvini sulle sanzioni

Intanto, che qualcosa sulle sanzioni potrebbe realmente cambiare lo si intuisce dalla parole di Matteo Salvini, pronunciate in occasione del Meeting di Comunione e Liberazione,

“Sulle sanzioni alla Russia bisogna guardare i numeri – spiega Salvini – L’avanzo commercial della Russia è 70 miliardi di dollari, per la prima volta nella storia il sanzionato ci guadagna. Chiedo di valutare l’utilità dello strumento: se funziona andiamo avanti ma se funziona rischiamo di andare avanti dieci anni. Uno strumento che doveva dissuadere Putin nell’attacco finisce con il favorirne l’economia”.

“Non vorrei che le sanzioni stiano alimentando la guerra. Spero che a Bruxelles stiano facendo una riflessione”, ha aggiunto il leader.

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