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Lo champagne di Putin sul crollo dell’asse franco-tedesco
Débâcle per Emmanuel Macron, tracollo per Olaf Scholz. In Francia e Germania disfatta per i partiti pro Ucraina, e Putin al Cremlino se la ride
C’è chi afferma che alle Europee vince l’estrema destra e vincono i partiti pro Putin. Se qualche osservatore potrebbe obiettare su quest’ultima affermazione, di sicuro non potrebbe avere nulla da ridire sul fatto che in Francia e Germania, i due paesi locomotiva dell’Europa, perdono due dei leader che maggiormente hanno espresso la loro determinata posizione pro Ucraina.
Débâcle per Emmanuel Macron, che ha annunciato le elezioni anticipate per il rinnovo del parlamento francese. Tracollo per Olaf Scholz in Germania. I socialisti della Spd si aggirerebbero intorno al 14%, mentre la Cdu-Csu si conferma primo partito con oltre il 30,3% (più del doppio) m, soprattutto, c’è il boom dell’ultra destra dell’Afd con il 16% circa.
Crollo quindi dell’asse socialista-liberale franco-tedesco. Sul quale può gongolare anche la premier italiana Giorgia Meloni, che rimane l’unica leader europea pro Ucraina a superare indenne le forche caudine delle Europee. Ma di sicuro a stappare una bottiglia di champagne al Cremlino è lo stesso Vladimir Putin.
Champagne al Cremlino
— paolo madron (@paolomadron) June 9, 2024
Macron, in particolare, è stato colui che più di tutti in Europa negli ultimi tempi ha guidato i Paesi partner nella coalizione contro Mosca. La sconfitta del presidente francese non piacerà a Joe Biden. Il presidente americano nei giorni scorsi è stato accolto a Parigi per la visita di stato dal collega francese, il quale – scriveva il Giornale – “lo ha anzitutto ringraziato per «il ruolo fondamentale» svolto dagli Usa nell’aiutare Kiev a respingere l’invasione di Mosca. «In questo conflitto – ha detto Macron – sono in gioco la sicurezza e la stabilità della nostra Europa»”.
In Moscow, #Putin is gleeful at the #EU elections results
— Federico Fubini (@federicofubini) June 9, 2024
Le prossime ore saranno utili a capire, anche in vista del G7 e della conferenza internazionale per la pace sull’Ucraina prevista in Svizzera, quali saranno le reazioni nel panorama internazionale.