La spirale inflativa, che si è attivata dallo scoppio della guerra in Ucraina, rischia di…
Moscagate, cos’è Voice of Europe e chi è Viktor Medvechuk
Il sito Voice of Europe, ora chiuso, sotto indagine con l’accusa di diffondere la disinformazione russa e di pagare alcuni parlamentari europei
La propaganda russa è entrata a Strasburgo attraverso il sito di informazione ‘Voice of Europe’. “È venuto alla luce che la Russia si è avvicinata agli eurodeputati, ma li ha anche pagati, per promuovere la sua propaganda”. L’accusa arriva dal premier belga Alexander De Croo, a guida del semestre di presidenza belga del Consiglio. Secondo quanto riportato dai media belgi, ci sarebbe stata “una stretta collaborazione” tra i servizi segreti belgi e quelli cechi per distruggere una rete di propaganda russa, ha indicato De Croo.
LO SCANDALO VOICE OF EUROPE
Lo scandalo Voice of Europe, veicolo dell’attività di disinformazione russa, è al vaglio della presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola che “sta esaminando” la veridicità delle accuse. Il portale Voice of Europe, ora oscurato, da un lato diffondeva articoli critici nei confronti dell’Ue sui temi del Green deal, del supporto a Kiev, sull’immigrazione, quanto sul supporto a Kiev e dall’altro – è l’accusa – avrebbe pagato politici in tutta Europa attraverso interviste a pagamento. Il quotidiano ceco Denikn, inoltre, ha parlato di fondi elargiti a politici di sei Paesi europei, tra cui l’AfD. A muovere i fili di Voice of Europe sarebbe un oligarca ucraino filorusso, Viktor Medvedchuk, un membro del cerchio magico di Vladimir Putin. Al momento non sono circolati nomi ma le indagini sono scattate in tutta Europa: dalla Germania alla Francia, dalla Polonia al Belgio ai Paesi Bassi e all’Ungheria.
CHI E’ VIKTOR MEDVECHUK
Chi è Viktor Medvechuk? Ecco cosa scrive Repubblica: “Classe 1954, avvocato, ex fondatore di partiti filorussi, imprenditore senza scrupoli negli anni delle selvagge liberalizzazioni post-sovietiche, candidato dal Cremlino a guidare uno stato fantoccio in Ucraina nel caso di una vittoria militare, accusato negli anni dai tribunali ucraini di alto tradimento, abuso di potere, corruzione e terrorismo, Medvechuk è finito in questi giorni di nuovo sulle prime pagine dei giornali per aver finanziato”,
SCANDALO VOICE OF EUROPE: RENEW CHIEDE L’AVVIO DI UN’INDAGINE “IMMEDIATA A TRASPARENTE”
La presidente di Renew Europe, Valérie Hayer, ha chiesto alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, di avviare un’indagine “immediata e trasparente”, in collaborazione con le autorità nazionali, per scoprire la portata dell’operazione di influenza condotta dalla Russia all’interno del Parlamento europeo e le accuse di potenziale corruzione. “Mentre ci congratuliamo con le autorità che hanno scoperto l’operazione, ora è necessaria un’indagine interna completa e trasparente da parte della Presidente del Parlamento europeo – ha detto Valérie Hayer -. Se gli eurodeputati in carica o i candidati alle prossime elezioni europee hanno sottratto denaro al governo russo o ai suoi delegati, devono essere smascherati e devono essere presi provvedimenti. Gli elettori europei hanno bisogno di sapere se i loro eurodeputati o candidati alle prossime elezioni stanno lavorando con il sostegno della Russia o dei suoi alleati. La democrazia in Europa deve essere difesa a tutti i costi dalle minacce esterne”.
Renew Europe, inoltre, ha presentato una richiesta di discussione urgente al Parlamento europeo, per discutere “Accuse di interferenza russa nei lavori del Parlamento europeo e interferenze straniere nelle elezioni europee”.
I VERDI PUNTANO IL DITO CONTRO I POLITICI DI DESTRA
“‘Voice of Europe’ “mina l’unità nell’Ue, è così che Putin sta cercando di farla franca con la sua guerra in Ucraina – ha detto la capogruppo dei Verdi all’Eurocamera, la tedesca Terry Reintke -. Questa non è solo una violazione della fiducia; è un attacco diretto al tessuto stesso della nostra democrazia”. L’eurodeputata ha poi puntato il dito contro i parlamentari di destra. “Questa non è la prima volta che viene dimostrato che politici di estrema destra, che affermano a gran voce di difendere il loro Paese, accettano segretamente denaro da Paesi stranieri -, ha aggiunto Reintke -. I cittadini devono poter fidarsi dei politici. Pertanto, è necessaria un’indagine rapida e approfondita a livello europeo per andare a fondo di questa questione. Tra 10 settimane ci sono le elezioni europee”.
PRIMA DELLO SCANDALO VOICE OF EUROPE: L’INCHIESTA DI THE INSIDER
Un mese fa l’inchiesta giornalista congiunta del quotidiano The Insider, in collaborazione con il sito Delfi Estonia, il centro di giornalismo investigativo Re:Baltica della Lettonia e il quotidiano svedese Expressen, aveva accusato Tatjana Ždanoka, membro lettone del Parlamento europeo, di essere una spia al servizio dell’intelligence russa almeno dal 2005. “Le e-mail trapelate tra Ždanoka e i suoi due noti funzionari russi includono rapporti espliciti e dettagliati di Ždanoka ai suoi referenti che descrivono il suo lavoro come legislatore europeo – si legge sul The Insider -, in particolare i suoi compiti riguardano la promozione del sentimento pro-Cremlino nella regione baltica”.