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Nuove stoccate dell’Ue ad AstraZeneca: “Non fa del suo meglio”

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“Sulla consegna dei vaccini” in Europa, AstraZeneca sta facendo “sforzi” ma “non del suo meglio”, come previsto dai contratti con l’Ue

L’Unione europea torna a mordere i talloni del colosso francosvedese del Pharma, ricordandogli che ‘pacta sunt servanda’, ovvero che le istituzioni comunitarie non tollereranno altre dilazioni sugli impegni presi con il Vecchio continente. L’intero “consiglio di amministrazione” di AstraZeneca deve impegnarsi a far sì che l’azienda guidata dal Ceo Pascal Soriot intraprenda ogni azione per rispettare “gli impegni” di produzione e consegna dei vaccini anti-Covid che sono stati presi con l’Ue. Così il commissario europeo all’Industria Thierry Breton, in conferenza stampa a Bruxelles.

L’UE AD ASTRAZENECA: “NON FA DEL SUO MEGLIO”

AstraZeneca, ha detto Breton, “ci ha informato di avere un certo numero di problemi in alcuni stabilimenti. Sono problemi molto bene identificati. Ho detto loro chiaramente che occorre che dimostrino di fare i loro migliori sforzi, come si sono impegnati a fare. Il miglior sforzo significa il miglior sforzo e dunque, per noi, alla Commissione e per me che ho l’incarico che l’aumento della produzione segua all’impegno delle imprese, quando vedo che ci sono cose da fare lo dico”.

 

“Sulla consegna dei vaccini” in Europa, AstraZeneca sta facendo “sforzi” ma “non del suo meglio”, come previsto dai contratti con l’Ue, ha quindi affondato il colpo il commissario europeo. “Vedo degli sforzi” da parte della casa farmaceutica anglo-svedese “ma non il ‘massimo sforzo possibile’. Questo non basta per rispettare gli obblighi assunti nel primo trimestre”, ha evidenziato Breton, aggiungendo che “è tempo che il board di AstraZeneca si assuma la sua responsabilità fiduciaria e faccia ciò che serve per adempiere agli impegni”.

MENTRE L’UE STRIGLIA ASTRAZENECA, PRENDE ACCORDI CON J&J

Intanto, il portavoce della Commissione per la Salute, Stefan De Keersmaecker ha fatto sapere che alla Commissione Europea “siamo in contatto con Johnson & Johnson, come con altre compagnie, per assicurarci che abbiano luogo consegne di dosi sufficienti, perché ne abbiamo bisogno per le vaccinazioni”. “Abbiamo preso atto – ha spiegato De Keersmaecker – delle dichiarazioni di Johnson & Johnson, che inizierà a consegnare le dosi di vaccino anti-Covid nella seconda metà di aprile”. “Non commentiamo su quando esattamente verranno consegnate le dosi per ciascuna compagnia. Ci aspettiamo a partire da aprile un aumento delle consegne, con una media di 100 mln al mese, di modo che entro fine giugno dovremmo avere consegne per 300 mln di dosi. Restiamo in contatto con i produttori, inclusa J&J, a questo scopo”, ha concluso.

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