Si è concluso a Cagliari il G7 Lavoro presenziato dalla ministra Calderone, con focus sull'avvento…
Perché insieme alle Borse mondiali vanno a picco le Olimpiadi di Macron
Le Olimpiadi senza fronzoli di Macron, la grandeur si è fermata alla cerimonia di apertura. Gli atleti lamentano la dubbia balneabilità della Senna e alloggi senza il comfort necessario. Intanto le borse vanno a picco
Borse mondiali a picco, il Medio Oriente sul punto di un non ritorno, Macron che affonda nella Senna con le sue Olimpiadi. Questi sono i temi, le emergenze che monopolizzano le prime pagine di tutti i quotidiani, sulle quali campeggia la foto notizia della nostra Alice D’Amato medaglia d’oro a Parigi nella ginnastica artistica. Impresa arricchita dal bronzo conquistato da Manila Esposito.
BORSE A PICCO, TRA SPETTRO RECESSIONE E PERICOLO SLAVINA
“Spettro recessione” scrive Osvaldo De Paolini sul Giornale, “Pericolo slavina” è il titolo dell’editoriale su Repubblica dell’ex ministro Domenico Siniscalco. Uno scenario, quello del lunedì nero dei mercati finanziari, iniziato con il crollo della Borsa di Tokyo sui timori di una imminente recessione Usa, e la rivalutazione dello yen: -12,4%, la maggiore flessione giornaliera di sempre. Oggi in apertura delle contrattazioni il rimbalzo, con un +10% dell’indice Nikkei.
Scenario che inevitabilmente condiziona ed è condizionato dalla campagna presidenziale Usa. Federico Fubini sul Corriere della Sera non a caso sottolinea che Trump e i trumpiani si sono subito fiondati sulla crisi finanziaria ribattezzandola “Kamala crash”, una sorta di antipasto – a loro dire – di cosa accadrebbe se a novembre vincesse la candidata democratica.
“PERCHÉ NON CONVOCARE UN G7 FINANZIARIO?”
Angelo De Mattia sul Messaggero invita le istituzioni politiche e finanziarie a battere un colpo, raccordandosi sulla strategia – anche comunicativa – da seguire. “Ora, al di là della difficoltà di previsioni sugli sviluppi di questa diversa crisi – scrive De Mattia – occorrerebbe da parte di tutte le istituzioni dei singoli Paesi e ancor più di quelle internazionali competenti, agire prontamente per quanto sia possibile: non siamo di fronte oggi ad un fenomeno non fronteggiabile, pur nella sua complessità.
Una riunione del G7 finanziario può essere necessaria: un raccordo, al di là di quanto normalmente può avvenire nell’informalità tra le principali Banche centrali del globo, è essenziale. La comunicazione è cruciale. Naturalmente occorre coerenza delle politiche econo- miche e di finanza pubblica nazionali. Non è detto che il mondo si debba adeguare agli svolgimenti della campagna elettorale americana, nella quale Trump intende dimostrare che Biden ha sbagliato tutto, ottenendo in risposta dai dem una lettura poco critica dei dati economici.
Quanto sta accadendo sui mercati finanziari mondiali – conclude l’editorialista del Messaggero – ci fa pensare che sia necessario maggiore multilateralismo in politica e in economia, rispetto a una visione mercantilista e ad un’America possa bastare a se stessa a prescindere dalle relazioni internazionali”.
SE ANCHE REPUBBLICA AFFONDA LE OLIMPIADI DI MACRON
Andando alle disastrose Olimpiadi di Parigi, massacrate dai giornali di destra, neppure Repubblica ha potuto fare finta di nulla. “Regalare nuova vita alla Senna, uno dei più romantici fiumi d’Europa – scrive da Parigi la corrispondente Anais Ginori – è una bella ambizione. O forse una costosissima utopia. Le complicazioni che stanno avendo gli atleti di triathlon per tuffarsi nel fiume parigino, tra allenamenti cancellati, gare spostate, e qualche malore dopo le competizioni, dimostrano intanto che gli organizzatori di Parigi 2024 hanno ostentato troppe certezze, esibendo una dose di arroganza, visto che avevano in parte scommesso sull’assenza di piogge estive.
(..) Il test dei Giochi fino adesso non ha dato prova di efficienza di questi investimenti. (…)”. E poi la stoccata finale: “È stato imperdonabile lasciare sotto la pioggia i capi di Stato e di governo, tra cui Sergio Mattarella, durante l’inaugurazione”. Nel mirino di Repubblica finiscono soprattutto gli organizzatori dei Giochi, con la certezza però che “media e opposizioni francesi non faranno sconti a Macron”. Come del resto anche in Italia. “Un fiume di balle” titola Libero quotidiano, “Le Macroniadi finiscono nella cacca” è il titolo de La Verità.
E ancora i Giochi non si sono conclusi..