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Perché l’Unione europea funziona (ancora) male?

Unione Europea

Il post di Riccardo Pennisi (Aspenia) sulle difficoltà dell’Unione. “E se la ragione fossero le dimensioni differenti dei singoli stati membri?”, si chiede

L’Unione Europea funziona male – dicono più o meno tutti, individuando però diverse cause del problema. E se la ragione fossero le dimensioni differenti dei singoli stati membri? A ben vedere, ci si è spesso lamentati che Paesi piccoli o marginali potessero bloccare le grandi intese all’interno della UE – o anche del contrario: che gli interessi dei grandi stati schiacciassero quelli dei piccoli.

Insomma, questa mappa fa piazza pulita della questione e divide la UE nello stesso numero di Stati membri (28), ma con territori che non corrispondono agli attuali e, soprattutto, “equipopolati”, ossia equivalenti l’uno all’altro per popolazione – sui 18 milioni di abitanti.

La mappa è pre-Brexit (2014) quindi include anche il Regno Unito. L’autore, il ricercatore Alsdair Gunn, forse non a caso è un accademico scozzese affiliato all’Università di Oxford. Non a caso nel senso che, sulla sua pelle di cittadino prima ancora che di analista, avrà provato l’effetto deleterio del nazionalismo sulla democrazia e le relazioni tra stati, di cui le Isole Britanniche sono state un laboratorio più che prolifico. Quando la mappa uscì, il tabloid Daily Mail trovò il tempo per infuriarsi contro l’europeista che “cancellava l’Inghilterra”: due anni dopo avrebbe avuto soddisfazione, con il referendum che portava il Regno Unito fuori dalla UE, contro il volere dei suoi cittadini scozzesi e irlandesi.

In effetti, questa mappa apparentemente innocente fa a pezzi le “nazioni” e le loro eterne rivendicazioni di unicità, dalla Scozia all’Inghilterra, dalla Spagna alla Catalogna, dalla Francia alla Grecia, dalla Polonia alla Croazia – non c’è uno solo degli Stati qui costruiti che corrisponda a un’unità nazionale storica, se non forse la Baviera e la Prussia, però dai frantumi della Germania. C’è invece la Tirrenia, l’Unione Celtica, la Danubia, la Baltica, l’Unione Mediterranea e la Lingua d’Oil, e via di fantasia.

Utopico? Ma non è utopico forse che l’Unione Europea così com’è fatta oggi possa continuare a funzionare? Lasciando in sospeso la risposta a questa domanda, divertiamoci con la geografia prodotta in laboratorio. D’altronde, ogni nazione, storicamente, è il prodotto di una più o meno grande e funzionante “invenzione” storica e culturale. E quindi…

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– Leggi anche: La via democristiana di Meloni in Europa

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