Skip to content

La morsa della Cina su Taiwan passa dai vaccini

vaccini cina

La presidente Tsai Ing-wen su Facebook: «Il governo di Taiwan era vicino a concludere un contratto con BioNTech ma a un certo punto è stato rinviato tutto a causa dell’intervento della Cina». La replica di Pechino: «Non la riconosciamo come presidente, è solo la rappresentante di una nostra regione»

Sale la tensione tra Taiwan e la Cina dopo l’accusa, da parte di Taipei, di aver sabotato i suoi tentativi di acquisto del vaccino contro il Covid-19 sviluppato da Pfizer-BioNTech, di cui aveva definito un accordo quadro a dicembre con la società tedesca per 5 milioni di dosi totali.

In maniera irrituale e con ben poca diplomazia, la presidente Tsai Ing-wen ha scritto sul proprio canale Facebook: «Eravamo vicini a concludere un contratto con il produttore tedesco (BioNTech, ndr), ma a un certo punto è stato rinviato tutto a causa dell’intervento della Cina». Già a febbraio il ministro della Salute Chen Shih-chung aveva fatto intendere che dietro alla vicenda ci fosse Pechino.

La presidente Tsai Ing-wen

BioNTech ha ceduto alla cinese Shanghai Fosun Pharmaceutical Group i diritti per lo sviluppo e la distribuzione del vaccino non solo in Cina, ma anche a Hong Kong, Macao e Taiwan. Per la licenza, l’azienda tedesca ha ricevuto 85 milioni di dollari, mentre Fosun si è impegnata anche a investire 50 milioni di dollari per entrare nel capitale della società tedesca.

Attualmente, Taipei è alle prese con una nuova ondata di contagi, saliti in pochi giorni da poco più di 1.200 a 6.000 (con i morti da 12 a 46). Ma l’amministrazione Tsai ha vaccinato solo l’1% della popolazione di 23 milioni di persone: l’isola ha acquistato 14,7 milioni di dosi del siero di AstraZeneca e 5 milioni di Moderna, ma finora ne ha avuti soltanto 726mila.

Non potendo contare sulle forniture bloccate dalla Cina, Taiwan confida di preparare un vaccino anti-Covid di sviluppo e produzione locale, ma se tutto va bene entrerà in distribuzione soltanto tra due mesi, a fine luglio. Taipei ha insistito di voler trattare solo con la compagnia tedesca. «Solo acquistando i vaccini dal produttore originale possiamo ottenere dirette garanzie sulla qualità e la sicurezza evitando i doppi rischi di azioni legali e problemi politici», ha notato ancora Tsai. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha replicato che «l’accesso di Taiwan ai vaccini dalla Cina è privo di ostacoli», senza aggiungere dettagli, e ha attaccato Tsai. «Non riconosciamo questa cosiddetta presidente, lei è solo la rappresentante di una regione della Cina», ha sferzato.

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su