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Perché il Nobel per la Pace 2020 è stato assegnato al World Food Programme

Nobel Pace World Food Programme

Il Nobel per la Pace è stato assegnato al World Food Programme “per i suoi sforzi per combattere la fame, usata come arma di guerra”. Il WFP ha mostrato al mondo che la lotta alla fame e la pace vanno di pari passo

Il Premio Nobel per la Pace 2020 è stato assegnato al World Food Programme (WFP) “per i suoi sforzi nel contrastare la fame, per il suo contribuito nel migliorare le condizioni di pace nelle aree interessate da conflitti e per essere determinante negli sforzi di prevenzione delle guerre che sfruttano la fame come arma”.

LA SCELTA DEL WFP COME VINCITORE

“Per i suoi sforzi per combattere la fame, usata come arma di guerra. Per il suo contributo al miglioramento delle condizioni per la pace in aree colpite da conflitti e per il suo agire come forza trainante per evitare l’uso della fame come arma di guerra e di conflitto”, così ha dichiarato il comitato all’assegnazione del premio. Il WFP ha dimostrato una impressionante abilità nell’aumentare i suoi sforzi anche in questo periodo di maggiore crisi. Come ha ricordato poi il WFP, la lotta alla fame e la pace vanno di pari passo.

LA FAME NEL MONDO

Il comitato per il Nobel ha ricordato che nello scorso anno 135 milioni di persone hanno sofferto la fame, il numero più alto da molti anni e drammatico risultato dovuto in gran parte alle guerre e ai conflitti. Per questo il ruolo del WFP è ritenuto indispensabile. Con l’avvento della pandemia, inoltre, le vittime della fame nel mondo sono aumentate. In Paesi come lo Yemen, la Repubblica Democratica del Congo, la Nigeria, il Sud Sudan e il Burkina Faso, la combinazione dei violenti conflitti e della pandemia ha portato a una crescita drammatica del numero di persone che vivono nella fame.

GLI ALTRI CANDIDATI

L’agenzia dell’Onu è stata scelta tra le 318 candidature (211 persone e 107 organizzazioni) di quest’anno. Tra i nomi più quotati per la vittoria c’era quello della giovane ambientalista, diventata simbolo della lotta al cambiamento climatico, Greta Thunberg. Tra i candidati resi noti c’erano anche gli attivisti di Hong Kong, la Nato, il trio di whistleblower di Julian Assange, Edward Snowden e Chelsea Manning e l’ex primo ministro greco Alexis Tsipras. In lizza anche l’oppositore di Putin, Alexei Navalny. Tra le organizzazioni, invece, si dava come possibile vincitore il movimento Black Lives Matter per aver riportato i temi del razzismo sistemico e la brutalità della polizia all’attenzione globale.

COME È NATO IL WFP

Il World Food Programme fu fondato nel 1963, a seguito di una conferenza della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Durante la conferenza, George McGovern, direttore di Food for Peace, programma del governo statunitense finalizzato all’assistenza alimentare, propose l’istituzione di un’agenzia che si occupasse specificatamente di aiuti alimentari e che agisse in maniera multilaterale, coinvolgendo quindi diversi Paesi.

COS’È IL WFP

Il WFP, in italiano Programma alimentare mondiale, è un’agenzia dell’ONU con sede a Roma che si occupa di promuovere la sicurezza alimentare nel mondo. Il suo obiettivo è garantire che non ci siano intere popolazioni a soffrire la fame, per conflitti o crisi di altro tipo, e che la mancanza di cibo non venga usata come arma di guerra.

CHI FINANZIA IL WFP

Il WFP viene finanziato da donazioni volontarie di governi e privati e fornisce assistenza alimentare a circa 91,4 milioni di persone ogni anno. La presidente del Comitato per il Nobel e avvocatessa norvegese Berit Reiss-Andersen ha però ricordato che “oggi le istituzioni internazionali come il WFP sono in affanno a causa di populismi e nazionalismi che screditano le agenzie di cooperazione. È difficile per loro ricevere il supporto finanziario. Adesso più di 20 anni fa. Non hanno fondi né supporto”.

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