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Pizza Meter: cos’è l’indice che predice lo scoppio di crisi geopolitiche
Il Pizza Meter, l’indice che registra gli ordini di pizza dei palazzi del potere americano impazzì nel corso della prima Guerra del Golfo e nel corso dello scandalo Clinton – Lewinsky
Che legame c’è tra le ordinazioni di pizza da asporto e le crisi governative? Un legame molto stretto stando al Pizza meter, un indice che mette in relazione il consumo di pizza nei palazzi del potere e l’imminenza di crisi geopolitiche.
Il termine fu coniato nel corso della guerra fredda, quando erano proprio i servizi segreti sovietici a monitorare le consegne di pizza da parte dei corrieri per valutare il livello di attenzione a potenziali crisi globali. Il nome di questo particolare indicatore, per i servizi sovietici, era Pizzint.
IL PIZZA METER E LA GUERRA NEL GOLFO
Come ricorda Il Foglio tra il 7 e il 16 gennaio 1991, prima dell’inizio della Guerra del Golfo, dopo le 22:00 i negozi di Meeks inviarono 101 pizze al Pentagono. “E il 16 gennaio, tra le 22 e le 2 del mattino, furono consegnate 55 pizze solo alla Casa Bianca. Il 17 gennaio, va ricordato, ebbe inizio il bombardamento aereo e navale dell’operazione “Desert Storm”, culminato il 28 febbraio con la resa delle forze irachene e il loro ritiro dal Kuwait”. E le lancette del Pizza Meter hanno segnato un aumento delle attività anche lo scorso aprile, quando si attendevano i lanci di missili e droni dall’Iran verso Israele.
IL MARCATORE DELLE CRISI INTERNE O INTERNAZIONALI
Il numero di ordini di pizza da parte dei palazzi governativi è, in effetti, un marcatore abbastanza affidabile della temperatura delle crisi interne o internazionali. Picchi negli ordini di pizza da parte di edifici governativi statunitensi sono stati registrati anche durante l’invasione del Kuwait, la guerra in Iraq o lo “scandalo Clinton-Lewinsky.
PIZZA METER E LO “SCANDALO CLINTON-LEWINSKY”
Il Washington Post, nel 1998, spiegava così il Pizza Meter: “più grande è la crisi e più tempo trascorrono i dipendenti governativi rinchiusi nei loro uffici, più pizza mangiano”
A metà anni 90’ a far saltare i giri, metaforici, del ‘pizza meter’ fu lo “scandalo Clinton-Lewinsky”, un fugace love affair tra l’allora presidente Usa Bill Clinton e la giovane stagista Monica Lewinsky che costò l’impeachment con accuse di falsa testimonianza al presidente statunitense.
“L’indice sta andando in tilt”, disse al WP Frank Meeks, proprietario di 59 punti vendita Domino’s nell’area di Washington, nei giorni dello scandalo. L’aumento dell’indice in quella settimana fu spinto da un gran numero di dipendenti della Casa Bianca e di Capitol Hill, membri dello staff del Pentagono e addetti ai media, che lavoravano tutti fino alle ore piccole. “La Casa Bianca e il Congresso hanno battuto il loro precedente record di tre giorni per le consegne di pizza ordinando pizze per 3100 dollari – disse Meeks -, anche se al Pentagono il record stabilito durante la Guerra del Golfo è ancora valido”.