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Russia – Ucraina, su Mosca piovono sanzioni

Russia Sanzioni

Mosca ostenta indifferenza: “L’Occidente mette in campo sanzioni contro la Russia da tanto tempo, non ha inventato nulla di nuovo”

Seppur coi loro tempi, maggiormente dilatati, classici delle democrazie piene e non solo di facciata, come può essere quella russa, le cancellerie occidentali stanno passando al contrattacco. L’obiettivo è far pesare il più possibile su Vladimir Putin la responsabilità delle sue azioni, sebbene l’Occidente abbia già chiarito che non intenda entrare in guerra per difendere l’integrità della nazione ucraina. E allora, se non è possibile dispiegare sul campo le truppe, si dispiegano le sanzioni contro l’improvvisa accelerazione della Russia, desiderosa di strappare all’Ucraina un’altra fetta importante del suo territorio.

LA DIFFICOLTA’ EUROPEA DI METTERE D’ACCORDO I 27

Storicamente, l’Unione europea non riesce mai a parlare con un’unica vox quando si tratta di politica estera e anche questa volta mettere sulla medesima linea i Ventisette non sarà facile, dato che alcuni scalpitano per punire duramente Mosca mentre altri, maggiormente legati all’economia russa, vorrebbero mantenere aperto il dialogo.

 

IL PRECEDENTE DEL ’14

Secondo le prime informazioni la risposta dell’Unione arriverà su due fronti: un bando sull’import-export e una lista di nomi ed entità da colpire: politici, militari, operatori economici, attori nella disinformazione. Stessa strategia già adottata dal Club europeo nel 2014, quando la Russia decise unilateralmente l’annessione della Crimea e vennero elaborate black list di aziende che non potevano fare affari con l’Ue e di persone che non erano più gradite ai nostri confini.

LE SANZIONI CHE POTREBBERO COLPIRE LA RUSSIA

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, hanno preannunciato che discuteranno del pacchetto di sanzioni alle 16. Contiene proposte per “colpire le banche che stanno finanziando operazioni militari e di altro tipo russe in quei territori; mirare alla capacità dello Stato e del governo russi di accedere ai mercati e ai servizi finanziari e dei capitali dell’Ue, per limitare il finanziamento di politiche crescenti e aggressive; e mirare al commercio delle due regioni separatiste da e verso l’Ue, per garantire che i responsabili sentano chiaramente le conseguenze economiche delle loro azioni illegali e aggressive”. Inoltre, l’Unione avrebbe deciso di non riconoscere i passaporti russi rilasciati a cittadini delle due province separatiste.

DRAGHI: “VIA DEL DIALOGO ESSENZIALE”

“L’Italia è assolutamente convinta nel procedere sulla strada delle sanzioni”, ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, da Parigi, dove si terrà il Consiglio degli Affari Esteri riunito in via emergenziale. “Quello che è avvenuto ieri è un gravissimo ostacolo a una soluzione diplomatica di questa crisi”, ha aggiunto il titolare della Farnesina. “La via del dialogo resta essenziale”,  ribadisce il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, mantenendo la cautela già dimostrata qualche giorno fa rispetto alla comminazione di sanzioni troppo pesanti (cautela che non è piaciuta agli americani, come dimostra l’editoriale odierno del Washington Times), “ma stiamo già definendo nell’ambito dell’Unione Europea misure nei confronti della Russia”.

LA GERMANIA VA OLTRE: SOSPESO NORD STREAM 2

Il gasdotto russo-tedesco “Nord Stream 2”, al momento da quanto si apprende non è oggetto di sanzioni europee, ma il cancelliere Olaf Scholz ha comunque deciso di sospenderne l’entrata in funzione. Parlando a Berlino, il successore di Angela Merkel, accusato a più riprese di non aver mostrato fermezza nei confronti di Mosca, ha annunciato di avere congelato l’iter di certificazione dell’impianto: “Alla luce delle ultime azioni della Russia la certificazione per l’avvio della pipeline Nord Stream 2 non potra’ essere data”.

L’UK METTE NEL MIRINO 5 BANCHE RUSSE

Rossiayaz Bank, IS Bank, General Bank, Promsvyazbank e Black Sea Bank, sono, assieme a tre oligarchi, gli istituti finanziari e di credito messi nel mirino dall’Uk, in quanto accusati di finanziare la guerra che Putin vuole portare in Ucraina. Per il premier Boris Johnson, infatti, Putin sta cercando un “pretesto per un’invasione su larga scala”. Le misure che Londra vuole mettere in campo “colpiranno duramente la Russia” e altre ne seguiranno “in caso di invasione” in modo da essere indirizzate contro “gli interessi russi”, ha detto il premier. La Gran Bretagna ha convocato l’ambasciatore russo a Londra per discutere della crisi nel Donbass.

LA REPLICA DI MOSCA

Mosca sfida l’Ue: “L’Occidente mette in campo sanzioni contro la Russia da tanto tempo, non ha inventato nulla di nuovo”, ha detto il ministero degli Esteri Sergej Viktorovič Lavrov.

GLI USA PREPARANO ESCALATION DI SANZIONI

Dall’altra parte dell’oceano gli USA preparano una vera e propria escalation di sanzioni per colpire più interessi di Mosca. “Avevamo anticipato – ha scritto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki – una mossa come questa dalla Russia e siamo pronti a rispondere immediatamente. Il presidente Biden emetterà presto un ordine esecutivo che vieterà nuovi investimenti, scambi e finanziamenti da parte di cittadini statunitensi verso, da o nelle cosiddette regioni DNR e LNR dell’Ucraina. Questo decreto fornirà l’autorità per imporre sanzioni a qualsiasi persona determinata a operare in quelle aree dell’Ucraina. I Dipartimenti di Stato e del Tesoro avranno a breve ulteriori dettagli. Presto annunceremo anche ulteriori misure relative alla palese violazione degli impegni internazionali della Russia”. “Per essere chiari: queste misure sono separate e sarebbero in aggiunta alle misure economiche rapide e severe che abbiamo preparato in coordinamento con alleati e partner, se la Russia dovesse invadere ulteriormente l’Ucraina”

 

 

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