skip to Main Content

Terza ondata, la disastrosa situazione in Afghanistan

Terza Ondata Afghanistan

Casi aumentati del 2.400% in un mese, ospedali e terapie intensive ormai saturi e una campagna di vaccinazione pressoché inesistente. La terza ondata si sta rivelando letale per l’Afghanistan

Un sistema sanitario danneggiato da decenni di guerra, il ritiro delle forze straniere guidate dagli Stati Uniti e i negoziati di pace tra il governo afgano e gli insorti talebani per lo più in stallo in un Paese dove già milioni di persone vivono in povertà e le risorse sanitarie sono scarse. Questo è l’Afghanistan che si trova a dover fare i conti con la terza ondata. Per non parlare poi dell’assenza di vaccini.

LA SITUAZIONE IN AFGHANISTAN

“Da inizio mese l’Afghanistan è scosso da una terribile terza ondata di Covid-19 che ha travolto il suo sistema sanitario proprio nel momento in cui il Paese è colpito dalla recrudescenza del conflitto scatenato dal ritiro delle truppe NATO. La situazione è drammatica: i Covid hospital non hanno più posti letto, non esistono vere terapie intensive, c’è una enorme difficoltà a reperire ossigeno, solo una minima parte della popolazione è stata finora vaccinata e i combattimenti in corso in 26 province rendono l’approvvigionamento di materiale medico ancora più complicato”.

Le parole di Marco Puntin, Programme coordinator di Emergency in Afghanistan, tratteggiano una situazione fuori controllo come quella di Brasile e India.

covid afghanistan

Un contesto così drammatico che ha portato il governo a chiudere scuole, università e centri matrimoniali in 16 province del Paese. Ma queste misure non si sono rivelate efficaci finora, poiché altri luoghi dove il virus può diffondersi rapidamente – mercati, negozi – rimangono aperti al pubblico. La maggior parte delle persone non indossa mascherine e non segue i protocolli sanitari perché il governo non li ha resi obbligatori.

I DATI

Secondo il ministero della Salute locale, al 23 giugno, erano 107.857 le persone positive e 4.366 i morti nelle 34 province e la scorsa settimana i principali ospedali con reparti Covid della capitale hanno dovuto chiudere le loro porte ai nuovi pazienti per mancanza di posti letto e ossigeno.

“I numeri ufficiali sono largamente sottostimati – prosegue Puntin – dall’inizio della pandemia sono stati fatti solo 541.735 tamponi su una popolazione di 40,4 milioni di persone.  I test vengono effettuati soprattutto nelle principali città provinciali, ma tutta l’area rurale del Paese non ha alcuna capacità di testare nemmeno i pazienti sintomatici”.

Il Comitato internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa ha riferito che nell’ultimo mese i positivi sono aumentati del 2.400%.

covid afghanistan

EMERGENZA VACCINI

“In un simile contesto, il Paese riuscirà a lasciarsi alle spalle la pandemia solo attraverso una adeguata campagna vaccinale, ma la mancanza di dosi e la diffusione di false notizie, come l’infertilità causata dal vaccino, hanno azzoppato ogni tentativo di immunizzare una porzione sufficiente della popolazione,” ha spiegato Puntin.

Secondo il Centro di ricerche sul Coronavirus della Johns Hopkins University, solo lo 0,38% della popolazione afgana ha ricevuto entrambe le dosi di vaccino e per People Vaccine Alliance il programma Covax è ormai chiaramente in crisi. Se non dovesse essere immediatamente invertita la tendenza, Covax riuscirà a consegnare 250 milioni di dosi entro la fine di quest’anno, arrivando a coprire solo il 10% della popolazione dei Paesi beneficiari.

Leggi anche: Covax | vacciniamo il terzo mondo o la pandemia durerà 7 anni

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top