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Il Tribunale UE annulla la maxi multa ad Apple
Il Tribunale Ue ha annullato la decisione dell’antitrust di Bruxelles che chiedeva ad Apple di rimborsare all’Irlanda 13 miliardi di euro di tasse non pagate
Nella sentenza della Corte di giustizia europea di oggi si legge che “Il Tribunale annulla la decisione in questione perché la Commissione non è riuscita a dimostrare in modo giuridicamente adeguato l’esistenza di un vantaggio anticoncorrenziale ai sensi dell’Articolo 107”. Il Tribunale ha inoltre stabilito che “la Commissione ha sbagliato a dichiarare che Apple ha avuto un vantaggio selettivo e quindi, per estensione, un aiuto di Stato”. La decisione del 2016 presa dalla Commissione imponeva dunque “erroneamente” all’azienda di corrispondere all’Irlanda 13 miliardi di euro di tasse non pagate, più interessi. Infatti, secondo la Commissione, Apple aveva ricondotto in Irlanda, per godere di un regime fiscale agevolato, l’insieme dei ricavi realizzati in Europa, Africa, Medio Oriente e India, grazie a un accordo con le autorità di Dublino.
LA SCONFITTA DI VESTAGER
I tre capi d’imputazioni che la Commissione aveva sviluppato sono stati annullati, rappresentando una sconfitta totale per il commissario UE per la concorrenza Margrethe Vestager. Il caso Apple e la più ampia politica dell’UE di etichettare questi accordi fiscali come “sussidi illegali” ha scatenato tensioni tra Stati Uniti e UE. L’amministrazione del presidente Barack Obama attraverso una lettera del segretario del Tesoro, Jack Lew, all’allora presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, aveva sostenuto che l’interpretazione estensiva del sistema degli aiuti di Stato da parte della Commissione minacciava di minare i progressi compiuti dalla comunità internazionale nella politica fiscale. A tal proposito, l’attuale presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha definito Vestager la “signora delle tasse” (“tax lady”) che “odia profondamente gli Stati Uniti”.
LE ALTRE BATTAGLIE: STARBUCKS E FIAT
Il caso Apple è il terzo di una serie che oppone l’UE alle Big tech americane che è finito davanti alla Corte di Lussemburgo. In precedenza, la Corte ha annullato la decisione sul trattamento fiscale di Starbucks nei Paesi Bassi, ma ha approvato l’ordine della Commissione al Lussemburgo di recuperare gli arretrati fiscali di Fiat. Altre cause che coinvolgono Amazon ed Engie sono ancora pendenti. Fiat ha presentato ricorso in appello presso il massimo tribunale dell’UE.
Vestager commentando la decisione su Apple ha dichiarato: “Studieremo la sentenza e rifletteremo sui possibili altri passi da fare. La Commissione andrà avanti nel monitorare le misure aggressive di pianificazione fiscale per stabilire se sfocino in aiuti di Stato illegali”. Per ora i 14,3 miliardi di euro rimarranno bloccati su un conto vincolato in attesa della sentenza definitiva.
Apple aveva combattuto fin dall’inizio la sentenza dell’Ue, con una dura lettera di Tim Cook che accusava l’Ue esplicitamente di ingordigia e di mistificazione della realtà. Successivamente l’azienda di Cupertino aveva presentato ricorso presso la corte del Lussemburgo con una delegazione guidata da Luca Maestri, vicepresidente e direttore finanziario di Apple che nel suo ruolo riporta direttamente al CEO Tim Cook.