skip to Main Content

Turnover von der Leyen: tutti i commissari cambiati da inizio legislatura

Commissione Von Der Leyen

Da Goulard a Timmermans passando per Gabriel: tutte le volte in cui la Commissione von der Leyen ha dovuto rimodulare la sua squadra 

È stata una Commissione movimentata quella della tedesca Ursula von der Leyen: dei 27 commissari ben sette ne sono cambiati nel corso della legislatura.

LA TRIBOLATA COMMISSIONE VON DER LEYEN

La Commissione di Ursula von der Leyen, iniziata il 1° dicembre 2019, si è retta su una delicata alleanza tra PSE, PPE, ALDE e un singolo innesto dell’ECR. La prima commissaria donna da quando esiste l’UE ha dovuto affrontare i cinque anni più difficili da quando esiste l’Unione Europea. Due “mostri” che sembravano essere stati relegati in un oscuro passato e invece sono tornati tra noi: la pandemia da Covid19 che ha fatto, solo in Europa, 2.251.832 morti, e la guerra in Ucraina, ai confini del nostro continente.

LA COMMISSARIA VERSTAGEN LASCIA LA COMMISSIONE VON DER LEYEN

A far tribolare la tenuta della Commissione von der Leyen non sono stati gli eventi avversi esterni quanto più i delicati equilibri interni. Una condizione eccezionale che vede attualmente la Commissione contare solo 26 commissari. L’ex commissaria Concorrenza, la danese Margrethe Vestager, ha lasciato in “congedo non retribuito” a poco più di un anno dal termine del mandato, perché il suo governo l’ha candidata per la posizione di presidente del comitato di gestione della Banca europea per gli investimenti (Bei). L’ex commissaria ha così chiesto e ottenuto un congedo non retribuito per la durata della campagna. A svolgere le sue funzioni saranno il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders, come responsabile della Concorrenza nell’esecutivo Ue, e la vicepresidente Vera Jourova, come responsabile di indirizzo e coordinamento per “Un’Europa pronta per l’era digitale”.

FRANS TIMMERMANS ABBANDONA VON DER LEYEN E IL GREEN DEAL

Poco prima di lei, lo scorso 22 agosto era stato il commissario per il Green Deal europeo Frans Timmermans ad abbandonare Palazzo Berlaymont. La decisione è arrivata perché Timmermans è dovuto tornare nei Paesi Bassi a guidare la coalizione formata dal partito di centrosinistra Partito del Lavoro (PvdA) e della Sinistra Verde GroenLinks (GroenLinks-PvdA) in vista delle elezioni parlamentari del 22 novembre. Un colpo duro per il Green Deal in un momento di calo di popolarità per via della discussa normativa sull’efficientamento energetico degli edifici.

La commissaria von der Leyen ha deciso di scindere le funzioni della commissione Timmermans assegnando il ruolo di vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo al vicepresidente per le relazioni interistituzionali, Maroš Šefčovič. La titolarità del portafoglio per la politica di azione per il clima è stata affidata prima, temporaneamente, allo stesso Šefčovič, e poi la commissaria von der Leyen ha individuato in Woepke Hoekstra, ex ministro delle finanze dei Paesi Bassi, il successore di Timmermans.

GABRIEL LASCIA ED ENTRA IVANOVA

Il 15 maggio 2023 ha lasciato l’incarico a Bruxelles Mariya Gabriel, la commissaria europea per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù ha ricevuto l’incarico di formare il governo in Bulgaria. A sostituirla è Iliana Ivanova, dal 2009 al 2012 è stata europarlamentare bulgara e ha ricoperto la carica di vicepresidente della commissione per il Controllo del bilancio e della commissione speciale sulla Crisi economica, finanziaria e sociale.

HOGAN PIZZICATO IN UNA CENA IN PIENA PANDEMIA

Nell’agosto del 2020 ha lasciato la commissione von der Leyen, Phil Hogan, in passato commissario europeo per l’agricoltura dal 2014 al 2019 nella Commissione Juncker e commissario per il commercio per la commissione von der Ley.  A pesare su Hogan l’accusa, corredata da prove fotografiche, di non aver rispettato le misure di sicurezza contro la diffusione della pandemia da Covid 19. Hogan fu ritratto mentre partecipava a una cena con diversi membri del suo partito, tra cui alcuni senatori, in Irlanda. Fu il governo irlandese a chiedergli di rassegnare la dimissioni da commissario per il Commercio. Valdis Dombrovskis ha preso poi il suo posto.

IL NO DEL PARLAMENTO EUROPEO A SYLVIE GOULARD, ROVANA PLUMB E LÁSZLÓ TRÓCSÁNYI

Le prime defezioni nella commissione von der Leyen sono arrivate in fase di formazione della commissione stessa. La commissaria propose la romena Rovana Plumb (S&D) e l’ungherese László Trócsányi (PPE) per i ruoli di commissario ai trasporti e all’allargamento dell’UE. La commissione Giuridica del Parlamento europeo bocciò in maniera definitiva i commissari designati da Ursula von der Leyen perché non “in grado di esercitare le proprie funzioni conformemente ai trattati e al codice di condotta”.

L’eurodeputata francese Manon Aubry sottolineò che i due avevano “conflitti di interesse che non possono essere risolti e quindi non possono esercitare le loro funzioni come commissari”. Infine, l’ultima “testa” caduta durante la commissione von der Leyen è quella di Sylvie Goulard la commissaria designata per il Mercato interno, industria e difesa che non ricevette la fiducia dal Parlamento. I parlamentari europei opposero il loro veto per via di consulenze esterne offerte da Sylvie Goulard al think tank statunitense Berggruen e per i suoi carichi pendenti con la giustizia.

Leggi anche: Come cambierà il Parlamento europeo con i 15 seggi in più

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top