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La Ue dichiara guerra al cyber crime

Offensiva europea contro frodi nei pagamenti online o pratiche come phishing o skimming

L’Europa dichiara guerra a criminali informatici e frodi nei pagamenti online. Il Parlamento europeo e il Consiglio Ue hanno raggiunto, infatti, un accordo politico sulla proposta della Commissione di rafforzare le norme per combattere la frode e la contraffazione di mezzi di pagamento diversi dai contanti, come carte bancarie, assegni, pagamenti mobili e valute virtuali. (Qui il Factsheet della Commissione Ue sul cyber crime)

AGGIORNAMENTO DEL QUADRO GIURIDICO

La direttiva, sottolineano gli organi europei, “aggiorna le regole esistenti per garantire che sia presente un quadro giuridico chiaro, solido e neutrale rispetto alla tecnologia”. Inoltre, “rimuove ostacoli operativi che ostacolano le indagini e il procedimento giudiziario e prevede azioni per sensibilizzare l’opinione pubblica su tecniche fraudolente come il phishing o lo skimming”. Dal punto di vista tecnologico, ammette l’Ue, la direttiva “è neutrale” e comprende “non solo i tradizionali pagamenti non in contanti, come le carte bancarie o gli assegni, ma anche nuove modalità di pagamento che sono apparse negli ultimi anni, come i portafogli elettronici, i pagamenti mobili e le valute virtuali”. Il testo di compromesso concordato contiene disposizioni in materia di ampliamento della portata delle infrazioni per includere, ad esempio, “le transazioni attraverso le valute virtuali; l’armonizzazione delle definizioni di alcuni reati in linea, come la pirateria informatica o il phishing; l’introduzione dei livelli minimi per le sanzioni più elevate per le persone fisiche”. Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno concordato una pena detentiva massima di almeno 2 o 3 anni a seconda del tipo di reato ma anche l’assistenza e il sostegno per garantire che le vittime siano sufficientemente informate dei loro diritti e che i cittadini siano informati su come proteggersi da tali frodi. Infine, gli organi Ue si sono preoccupati anche di chiarire il campo di applicazione della giurisdizione “per garantire che le frodi transfrontaliere siano affrontate in modo più efficace” e una “raccolta di statistiche sul numero di reati e sul numero di persone perseguite e condannate”.

PERCHÉ LA NOVITÀ

La frode e la contraffazione di mezzi di pagamento diversi dai contanti costituiscono un’importante fonte di reddito per la criminalità organizzata, avvertono gli organi europei, consentendo spesso altre attività criminali come il terrorismo, il traffico di droga e la tratta di esseri umani. Le nuove regole prevengono inoltre la pratica dello “shopping forum “, quando i criminali scelgono cioè una giurisdizione con pene più clementi per commettere il reato informatico. 

IL GIRO D’AFFARI DELLE FRODI

Gli sviluppi tecnologici, come l’uso crescente dei pagamenti mobili o delle valute virtuali, hanno determinato cambiamenti sostanziali nel settore dei pagamenti non in contanti e l’aumento delle frodi online. L’Europa stima che il mercato criminale delle frodi con carte di pagamento possa avere un giro di affari di circa 1,8 miliardi di euro all’anno.

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