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Ungheria, cos’è e cosa prevede la legge anti LGBT+ di Orbán

Legge Anti Lgbt+ Ungheria

In Ungheria, messi al bando Bridget Jones, Harry Potter e Billy Elliot. Ecco cosa vieta la nuova legge anti LGBTQ+ di Orbán che preoccupa l’Unione europea

Sempre meno diritti e libertà in Ungheria. Il 15 giugno il Parlamento ungherese ha approvato una legge per impedire di parlare di temi LGBTQ+ in contesti pubblici con la presenza di minori. Il provvedimento, promosso da Fidesz, il partito nazionalista del primo ministro Viktor Orbán, è stato fortemente criticato sia da gruppi per i diritti umani che dai partiti di opposizione.

Anche 16 leader dell’Unione europea, tra cui il presidente del Consiglio Mario Draghi, hanno inviato una lettera ai vertici dell’Ue per riaffermare il loro impegno per la difesa dei diritti LGBTQ+. “L’odio e l’intolleranza non hanno posto nella nostra Unione”, hanno dichiarato i capi di Stato.

COSA PREVEDE LA LEGGE

La nuova legge anti LGBTQ+ ungherese, fortemente sostenuta dal partito di Orbán, Fidesz, vieta la diffusione ai minori di 18 anni di contenuti che si ritiene promuovano l’omosessualità e il cambiamento di genere. Questo vale anche per le pubblicità.

In pratica, non saranno più ammessi programmi educativi o pubblicità di grandi gruppi solidali con le minoranze sessuali e di genere, come la pubblicità della Coca-Cola che ritraeva una coppia gay e che ha suscitato inviti al boicottaggio nel 2019.

Anche serie tv come Friends o film come Bridget Jones, Harry Potter o Billy Elliot, in cui si parla di omosessualità, potrebbero essere vietati ai minori. La legge stabilisce inoltre una lista di organizzazioni autorizzate a fornire educazione sessuale nelle scuole.

LA DIFESA DI ORBÁN

Orbán, che ha ribadito di non voler ritirare il provvedimento, ha dichiarato che la nuova legge “non riguarda l’omosessualità”, bensì “la difesa dei diritti dei bambini e dei genitori”. Si è giustificato dicendo che in Ungheria sotto il comunismo l’omosessualità era punita per legge, mentre lui “è un combattente per la libertà” che ha “difeso i diritti degli omosessuali”. Fidesz sostiene addirittura che la nuova legge sia uno strumento per proteggere i bambini dalla pedofilia.

In Ungheria i matrimoni gay non sono riconosciuti e solo le coppie eterosessuali possono legalmente adottare bambini.

LA PROSSIMA SFIDA DI ORBÁN

Orbán però potrebbe avere le ore contate. Nel 2022 si terranno le elezioni presidenziali e gli ungheresi sceglieranno infatti se consegnargli il quarto mandato consecutivo dal 2010 o preferire i partiti di opposizione che per la prima volta hanno unito le forze e raggiunto Fidesz nei sondaggi di opinione.

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