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25 Aprile e Regno d’Italia: cosa ha detto La Russa nel primo discorso da Presidente del Senato

La russa regno Italia

La Russa vuole istituire la festa nazionale della ascita del Regno d’Italia. Ecco cosa ha detto nel suo primo discorso da Presidente del Senato 

Ignazio La Russia è il nuovo presidente del Senato. L’esponente di Fratelli d’Italia, alla seconda chiamata, ha raccolto 116 voti su una maggioranza di 104, mentre 66 sono state le schede bianche. Due senatori hanno votato Liliana Segre, che presiedeva l’Aula, e altrettanti hanno dato il loro voto a Calderoli.

Da Forza Italia sono arrivati solo due voti: quello di Elisabetta Casellati e quello di Silvio Berlusconi. Il Senatore è diventato Presidente dell’Aula, quindi, grazia all’appoggio dell’opposizione.

25 Aprile e Regno d’Italia: il discorso di La Russa

Voti a parte. La Russa ha esordito in Senato da Presidente, affermando: “anche in questa legislatura ci si aspetta e si parlerà di riforme. Non dobbiamo favoleggiare il ‘tutto e subito’, ma soprattutto non bisogna temerle. Bisogna provare a realizzarle insieme, E al Senato può spettare il via alla necessità di aggiornare – non la prima parte che è intangibile – ma quella parte della Costituzione che dia più capacità di dare risposte ai cittadini e di appartenere alla volontà del popolo”.

La Russa, poi, parla del 25 Aprile e aggiunge che vorrebbe aggiungere, al Calendario, la festa del Regno d’Italia. “Ho voluto omaggiare, non proforma ma dal cuore, portare fiori alla senatrice a vita Segre che ha parlato di tre date alle quali non voglio fuggire: il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno. Io vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d’Italia che prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale. Queste date tutte insieme vanno celebrate da tutti perché solo un’Italia coesa e unita è la migliore precondizione per affrontare ogni emergenza e criticità”.

“Il mio  – conclude La Russa- è un compito di servizio, non devo cercare oggi agli applausi, non devo dire parole roboanti o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno, le scelte che dovrò fare a volte piaceranno a volte non piaceranno. Non c’è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti”.

Chi è Ignazio La Russa

Ignazio Benito La Russa, 75 anni, è nato a Paternò. Militante nel Fronte della Gioventù, la sezione giovanile dell’MSI, ha studiato in Svizzera e a Pavia, abilitandosi alla professione di Avvocato . All’inizio degli anni Settanta divenne responsabile del Fronte della Gioventù e rappresentò legalmente  la famiglia di Sergio Ramelli, studente militante del Fronte della Gioventù ucciso a Milano il 29 aprile 1975 da un gruppo di militanti di sinistra.

Negli anni Ottanta e Novanta, La Russa venne eletto al consiglio regionale della Lombardia e poi al consiglio comunale di San Donato Milanese. Nel 1995 aderì alla cosiddetta “svolta di Fiuggi” promossa da Gianfranco Fini,  trasformando l’MSI in Alleanza Nazionale, in modo da tagliare i ponti con il fascismo.

La Russa viene dunque eletto alla Camera ininterrottamente fino al 2008, anno in cui si candidò con il Popolo della Libertà (PdL) di Silvio Berlusconi. Nel 2009 Alleanza Nazionale entrò nel PdL e La Russa ne divenne coordinatore nazionale.

La Russa fu ministro della Difesa fino al 2011. L’anno successivo,  La Russa lasciò il Pdl, per fondare Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni, con cui nel 2018 è eletto senatore ed è stato vicepresidente del Senato per tutta la legislatura appena finita.

 

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