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Auto, Motus-e: bene stop definitivo Ue a benzina e diesel nel 2035

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Motus-E, dopo lo stop europeo alle auto a benzina e diesel a partire dal 2035, chiede al Governo  un quadro chiaro per incentivi e un piano che accompagni industria nella transizione

“Accogliamo con grande soddisfazione il via libero definitivo allo stop della produzione di auto a benzina e diesel dal 2035 in Europa. L’accordo raggiunto ieri tra i negoziatori del Parlamento europeo, della Commissione Ue e del Consiglio apre una storia nuova per l’industria europea dell’automotive. L’emergenza climatica e la scarsa qualità dell’aria che respiriamo devono trovare risposta nelle strategie industriali dei settori auto e dell’energia del nostro continente”. Lo scrive Motus-E, associazione che raccoglie gli stakeholder della mobilità elettrica, commentando l’intesa raggiunta a livello europeo.

“Anche il nostro Paese – continua l’Associazione – ha dimostrato di voler accogliere le novità contenute in questo accordo, che non possono prescindere da una strategia industriale imperniata su produzioni europee che ci affranchino, in prospettiva, dalla dipendenza di altri paesi concorrenti a quelli europei. Per attuare questo c’è bisogno di visione, di chiarezza e programmazione e di grandi investimenti”.
“Come rappresentanti della filiera della mobilità elettrica, che già sta investendo in questa direzione, siamo pronti a supportare il nostro Paese e il Governo italiano in questa trasformazione, che ci porterà fino al 2035. Non si tratta di un percorso forzato bensì di una volontà politica, quella di tutti i paesi europei, che segue l’andamento del mercato. Un segnale, per imprese e cittadini, fondamentale della direzione che il mercato sta già prendendo. Per questo, chiediamo un chiaro segnale sul piano degli incentivi nel triennio 2023-2025 a favore della mobilità elettrica sia per i privati che per le flotte aziendali; e chiediamo di varare un piano vero e proprio di utilizzo e rafforzamento dei fondi a favore del settore automotive per il sostegno e la formazione di nuove competenze di lavoratori e imprese che accompagni questo periodo di transizione. C’è un grande bisogno di figure professionali adatte a rispondere a questa sfida come dimostra la forte richiesta nel mondo della chimica delle batterie, nell’elettronica, nell’elettrotecnica e del software applicato ai veicoli e alle infrastrutture necessarie”, conclude Motus-E.

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