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Chi sono i governatori e i sindaci più e meno amati

Ancora una volta Fedriga, Bonaccini e Zaia si contendono il podio dei governatori più amati, mentre tra i sindaci il primo cittadino di Parma, Michele Guerra, batte tutti secondo il sondaggio del Sole24Ore

È Massimiliano Fedriga il governatore con il maggior consenso nell’edizione 2024 del Governance Poll pubblicato sul Sole 24 Ore, la particolare classifica sul gradimento dei primi cittadini e governatori, realizzata per il ventesimo anno consecutivo dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi.

“Faccio ogni giorno del mio meglio per esserne all’altezza della fiducia dei cittadini – ha commentato sui social Fedriga -, anche se so che non sempre ci riesco, ma ce la metto tutta. Grazie”.

FEDRIGA AL TOP TRA I GOVERNATORI, TALLONATO DALL’USCENTE BONACCINI E ZAIA

Il presidente del Friuli Venezia Giulia è in testa con il 68% delle preferenze, seguito dal governatore uscente dell’Emilia-Romagna (e vincitore dello scorso anno) Stefano Bonaccini (67%) e da quello del Veneto Luca Zaia (66%).

Ai tre governatori in cima alla classifica, che negli anni si sono alternati nella prima posizione, si aggiunge il presidente della Campania Vincenzo De Luca e quello della Calabria Roberto Occhiuto, entrambi con il 60% delle preferenze.

SALE SCHIFANI, SCENDE ROCCA

Il governatore della Sicilia Renato Schifani è quello che ha fatto registrare il maggior incremento, con un balzo in avanti di 6 punti, passando dal 51% del 2023 all’attuale 57%, ma raggiunge addirittura il +14,9% se paragonato ai consensi dell’anno dell’elezione, vale a dire il 2022.

In calo il gradimento del presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, che si piazza al terzultimo posto con il 47,5% dei consensi. Dietro di lui ci sono solo il governatore pugliese Michele Emiliano (46%) e quello delle Marche Francesco Acquaroli (43%). Rocca, che nell’anno della sua elezione era al 54% perde dunque il 6,5%.

TRA I SINDACI IL PIU’ AMATO E’ MICHELE GUERRA, A SEGUIRE MANFREDI E DE PASCALE

Grandi novità, invece, nella classifica dei sindaci. Il primo cittadino di Parma, Michele Guerra – che lo scorso anno era quarto – si piazza davanti a tutti con con un gradimento del 63%. Seguono il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi (62%) e quello di Ravenna Michele de Pascale (61%). Un trio targato centrosinistra, con gli occhi puntati su De Pascale che tra qualche mese potrebbe trovarsi seduto sulla poltrona di presidente dell’Emilia Romagna.

Appaiati al quarto posto ben sette sindaci con il 60% delle preferenze: Luigi Brugnaro (Venezia), Mario Conte (Treviso), Alessandro Canelli (Novara), Mattia Palazzi (Mantova), Matilde Celentano (Latina), Claudio Scajola (Imperia) e Giuseppe Cassì (Ragusa).

CROLLO DI POPOLARITA’ PER LA MAGGIOR PARTE DEI SINDACI

Il dato più vistoso del ventesimo Governance Poll – si legge in una nota – è però il calo di popolarità della maggior parte dei primi cittadini. Solo un sindaco su quattro incrementa il consenso rispetto al giorno delle elezioni. Tra questi, la migliore performance è quella di Clemente Mastella, Benevento (+6,3%), seguito da Jamil Sadegholva di Rimini (+6,2%) e Luigi Brugnaro, Venezia (+5,9%). Per ben tre sindaci su quattro si è invece registrato un calo.

IN CALO ANCHE I SINDACI DELLE CITTA’ METROPOLITANE

Un trend che non ha risparmiato i primi cittadini delle grandi città metropolitane, per esempio Roberto Gualtieri (Roma) registra una flessione del 15,2% rispetto al giorno delle elezioni, attestandosi in penultima posizione con il 45%, ex aequo con il palermitano Roberto Lagalla.

Anche il sindaco di Reggio Calabria è tra quelli penalizzati da questa tendenza, Giuseppe Falcomatà si piazza infatti al 77° posto con il 45,5% (-12,9% rispetto al risultato ottenuto nelle urne). Trend in discesa anche per il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, 57° con il 51,5% (-7.7%) e per il primo cittadino di Bologna Matteo Lepore, che pur posizionandosi al 37° posto con il 54,5%, perde il 7,4%. Stessa tendenza per Marco Bucci (Genova) che perdendo il 6,5% cala al 67° posto con il 49%. Stabile invece Beppe Sala a Milano che riconferma il 57% e conquista la 19° posizione.

METODOLOGIA DEL SONDAGGIO

Il Governance Poll 2024 ha preso in considerazione 80 comuni capoluogo di provincia e le Regioni in cui vige la regola dell’elezione diretta. Non sono state testati i Comuni e le Regioni in cui si è votato nel 2024, oltre alla Liguria in cui il Presidente è sospeso dallo scorso maggio. Le interviste sono state effettuate tra maggio e luglio 2024 utilizzando sistemi misti: Cati, Cawi ed il sistema Tempo Reale di creazione dell’Istituto demoscopico Noto Sondaggi. La numerosità campionaria in ogni Regione è stata di 1.000 soggetti e di 600 elettori in ogni Comune, disaggregati per genere, età ed area di residenza.

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