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Come funziona il piano estate della scuola

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Rafforzare gli insegnamenti del difficile anno scolastico che sta per concludersi ma soprattutto recuperare la socialità persa nei mesi di pandemia. È questo l’obiettivo del piano estate della scuola pensato per bambini e ragazzi

Un ponte tra l’anno scolastico in corso e il prossimo che inizierà a settembre. È questa l’idea del piano estate della scuola pensata dal ministero dell’Istruzione. Un progetto che interessa bambini e studenti dai 3 ai 18 anni, “un’occasione che consenta a bambini e ragazzi di rafforzare gli apprendimenti e recuperare la socialità”, ha detto il ministro Patrizio Bianchi che auspica di riportare la scuola al centro della comunità”.

COSA OFFRE IL PIANO

Nessun obbligo a partecipare né per studenti né per docenti. A giugno si prevede un potenziamento di quanto studiato durante l’ultimo anno scolastico con laboratori, scuola all’aperto e lavori di gruppo; a luglio e agosto il recupero della socialità con attività anche in spazi all’aperto; e a settembre accoglienza e avvio delle lezioni.

Ci sarà l’imbarazzo della scelta tra le attività che verranno proposte. Gioco didattico per i più piccoli, canto, musica, arte, laboratori di educazione motoria, scrittura creativa, educazione alla cittadinanza, alla sostenibilità, all’imprenditorialità, potenziamento della lingua italiana e della scrittura, ma anche delle competenze scientifiche e digitali.

Le attività potranno svolgersi negli spazi all’aperto delle scuole e del territorio, in teatri, cinema, musei, biblioteche, parchi e centri sportivi, con il coinvolgimento del terzo settore, di educatori ed esperti esterni.

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I FONDI STANZIATI

Per realizzare il piano estate della scuola, il governo ha stanziato 510 milioni di euro. 150 milioni provengono dal decreto Sostegni, altri 320 milioni dai fondi Pon per la scuola (risorse europee), 40 milioni dai finanziamenti per il contrasto delle povertà educative. Le scuole potranno fare domanda fino al 21 maggio e i fondi, di cui circa il 70% è destinato alle regioni del Sud, potranno essere spesi fino al termine dell’anno scolastico 2021/2022.

COSA NE PENSANO I SINDACATI

“Finalmente sul recupero educativo una proposta ben diversa dalle tante, banalizzanti e semplicistiche, sull’allungamento del calendario scolastico”, ha detto Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola; mentre Pino Turi della Uil Scuola boccia la proposta: “Il Piano estivo è solo una pagina di un libro molto più grande da leggere. Serve un progetto culturale e non tanti pezzetti che si incollano a piacere, come un francobollo”.

Leggi anche: Scuola e Maturità, cos’ha in mente il ministro Bianchi?

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