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Come sarà riformato il direttore tecnico di agenzia di viaggi
Secondo la bozza al vaglio di Palazzo Chigi, per diventare direttore tecnico di agenzia di viaggi occorrerà dimostrare la conoscenza delle lingue straniere, il diploma di istruzione secondaria di secondo grado, le competenze in geografia, legislazione e tecnica turistica e, infine, quelle in tecnologia e innovazione. Alle Regioni, per il Titolo Quinto, è demandato il compito di aggiungere eventuali istanze in modo indipendente nella legislazione regionale
Va verso la riforma la figura del direttore tecnico di agenzia di viaggi. Il Ministero del Turismo ha presentato infatti una bozza di decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si tratta di una novella legislativa che gli addetti del settore chiedevano da parecchio tempo. “Siamo soddisfatti di essere stati chiamati a partecipare alla riforma della figura del direttore tecnico di agenzia di viaggi”, commentano infatti da Fiavet – Confcommercio – “Si tratta di una nostra battaglia storica che finalmente vede soddisfare la necessità di riconoscere il valore professionale di questa figura”.
Nel documento del Ministero ora all’esame di Palazzo Chigi sono infatti previsti:
- conoscenza delle lingue straniere:
- diploma di istruzione secondaria di secondo grado;
- competenze in geografia, legislazione e tecnica turistica;
- competenze in tecnologia e innovazione.
Le Regioni, per effetto del Titolo Quinto della Costituzione, potranno fare eventuali aggiunte nella legislazione regionale.
“I criteri introdotti – spiega la presidente di Fiavet-Confcommercio Ivana Jelinic – prevedono, per chi ha già conseguito questo titolo, che non ci siano variazioni o nuovi oneri da adempiere”. “Per i nuovi professionisti, invece, saranno necessari alcuni requisiti ritenuti indispensabili”.
“Finalmente con un Ministero del Turismo – conclude la presidente Ivana Jelinic – si arriva ad una intesa con una proposta di legge che soddisfa le istanze e le richieste di Fiavet-Confcommercio per troppi anni trascurate”.