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Cosa fa l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (che si accorda con Microsoft)

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Il Governo Meloni punta sulla partnership tra Microsoft e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale per lavorare alla sicurezza online

E collaborazione sia. “L’’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale entra a far parte del Microsoft Government Security Program”, scriveva in un tweet Microsoft Italia. Confermando l’accordo raggiunto ieri dalla società informatica con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn).

Obiettivo? “Garantire la sicurezza di organizzazioni pubbliche e private e promuovere la diffusione di competenze in ambito sicurezza informatica”. Una questione quantomai attuale, sempre di più, nell’epoca di conflitti trasversali tanto in senso geografico che dimensionale.

COSA FA L’ACN

Ma cosa fa l’Acn? Si tratta di un organo governativo istituito con decreto (D.L. 14 giugno 2021, n. 82) presso la Presidenza del Consiglio e sotto il controllo del Copasir per riformare la lotta ai crimini informatici da parte dello Stato. Un’autorità, inoltre, che lavora per l’autonomia strategica nazionale ed europea nel digitale. Il lavoro è tanto di supporto ai soggetti pubblici e privati quanto di collaborazione con il mondo produttivo e della ricerca. Ma l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale lavora anche alla formazione per l’impiego e alla sensibilizzazione sulle questioni di sicurezza informatica.

Il Direttore Generale è Roberto Baldoni, nominato dal presidente del Consiglio il 5 agosto 2021. Poco più di un mese dopo, l’Autorità rese pubblico il documento operativo strategico per l’implementazione e il controllo del Cloud della Pubblica amministrazione.

Entro la fine del 2023, la roadmap di avvio dell’ace prevede la conclusione del primo reclutamento e l’inizio del programma di potenziamento del personale. Da qui a dicembre, infatti, verranno introdotte 300 unità di supporto.

La strategia quadriennale italiana sulla sicurezza cyber ha come orizzonte il 2026 e punta a rendere l’Italia un Paese sicuro e resiliente. L’Acn stessa, dovrà lavorare e controllare il corretto raggiungimento di 82 obiettivi.

TRAIETTORIA ANTI-USA PER IL GOVERNO MELONI?

Tornando all’accordo, come dettaglia Start Magazine, “Microsoft ha svelato l’ingresso di Acn nel Microsoft Government Security Program, un’iniziativa che mette risorse e competenze del gigante tecnologico a disposizione di oltre 90 autorità e agenzie che operano in ambito sicurezza in 45 Paesi nel mondo, per accrescere la loro consapevolezza sulle minacce e vulnerabilità e sul valore di strumenti in grado di proteggere organizzazioni e cittadini”.

Ma “la partnership rientra in una più ampia serie di collaborazione tra Microsoft e Acn con il duplice obiettivo di promuovere l’accesso a tecnologie e strumenti avanzati per garantire la sicurezza di organizzazioni pubbliche e private del nostro Paese e promuovere la diffusione di competenze in ambito di sicurezza informatica, spiega una nota del colosso di Redmond”.

E più in generale, la collaborazione Microsoft-Acn punta a prevenire e mitigare i rischi delle attività informatiche malevole.

A livello contestuale, l’intesa si inserisce in un momento in cui il Governo Meloni sta cercando di divincolarsi rispetto alle mosse del Cloud Act americano e della minaccia che può rappresentare rispetto alla sovranità digitale nazionale.

I DATI DEL 2022

Anche perché, per capire l’attualità della questione, gli ultimi dati diffusi dalla Polizia postale parlano di una forte escalation delle criticità delle operazioni online. In un anno, gli attacchi rilevati sono cresciuti del 138%.

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