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Milano e la Lombardia comandano in Italia sulla Cultura. Report
Che cosa dice l’analisi pubblicata da Unioncamere e condotta con Fondazione Symbola
“Cultura e bellezza in Italia sono tratti identitari radicati nella società e nell’economia”. Secondo un report di Unioncamere e Fondazione Symbola, intitolato “Io sono cultura”, il mondo industriale della cultura si presenta come uno dei settori “tra i più strategici per facilitare la ripresa economica e sociale italiana”.
Tutti i dettagli della tredicesima edizione del report presentato oggi e realizzato anche con la collaborazione del Centro studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, l’Istituto per il Credito sportivo, la Fondazione Fitzcarraldo e Fornasetti, con il patrocinio del ministero della Cultura.
UNIONCAMERE-SYMBOLA: COME VA LA CULTURA?
Secondo l’analisi pubblicata oggi, “i numeri dell’ultimo decennio dimostrano che parliamo di una fonte significativa di posti di lavoro e ricchezza”, quando parliamo di cultura. Il rapporto “Io sono cultura annualmente quantifica il peso della cultura e della creatività nell’economia nazionale. I numeri dimostrano che la cultura è uno dei motori della nostra economia e lo studio propone numeri e storie ed è realizzato grazie al contributo di molte personalità di punta nei diversi settori”, spiega Unioncamere.
In numeri, il settore “nel 2022 ha generato complessivamente un valore aggiunto pari a 95,5 miliardi di euro, in aumento del +6,8% rispetto all’anno precedente e del +4,4% rispetto al 2019. Torna a crescere anche l’occupazione, tanto da recuperare gli oltre 43 mila posti di lavoro che si erano persi nell’anno precedente: sono 1.490.738 i lavoratori dell’intera filiera, con una variazione del +3,0% rispetto al 2021, a fronte di un +1,7% registrato a livello nazionale”.
In termini di operatori parliamo di “275.318 imprese (+1,8% nel 2022 rispetto all’anno precedente) e 37.668 organizzazioni non-profit che si occupano di cultura e creatività (il 10,4% del totale delle organizzazioni attive nel settore non-profit), le quali impiegano più di 21 mila tra dipendenti, interinali ed esterni (il 2,3% del totale delle risorse umane retribuite operanti nell’intero universo del non-profit)”.
IL RITORNO ECONOMICO PER TURISMO E NON SOLO
Come immaginabile, la cultura è anche turismo e in generale un rigeneratore economico anche per altri settori dell’economia nazionale. “Per un valore pari a 176,4 miliardi di euro”, si legge nel report. “Complessivamente culturale e creatività, direttamente e indirettamente, generano valore aggiunto per circa 271,9 miliardi di euro (15,9% economia nazionale)”.
Per il biennio 2023-2024, inoltre, il rifinanziamento da 106 milioni di euro New European Bauhaus “ha creato una comunità attiva e in crescita in tutti gli Stati membri che conta oltre 600 organizzazioni partner”.
IL DOMINIO DI MILANO E DELLA LOMBARDIA
Altri numeri del rapporto evidenziano come “il settore culturale offre lavoro a quasi un milione e mezzo di persone (5,8% dell’occupazione)” e che “Milano [è] prima per incidenza della filiera in termini di valore aggiunto e occupazione. La Lombardia prima tra le regioni”.
Lombardia e Lazio, inoltre, sono le regioni che producono più ricchezza con la cultura. “Milano, Roma, Torino, Arezzo, Trieste, Firenze e Bologna nella top ten delle province”.
Curiosità: “il comparto dei videogiochi e software è quello che contribuisce maggiormente alla ricchezza della filiera, con 14,6 miliardi di valore aggiunto (il 15,3% dell’intera filiera, +9,6% rispetto al 2021)”.