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Decreto Semplificazioni, cosa è stato salvato e cosa stralciato al Senato

Prosegue oggi l’esame del Decreto Semplificazioni al Senato. Ecco i provvedimenti rimasti

Il Decreto Semplificazioni in discussione al Senato in queste ore ha corso il serio rischio di trasformarsi in un decreto “omnibus”. Un decreto “mostro”, definito dal alcuni, che tra una commissione e l’altra si è caricato di argomenti, punti e contenuti che sono stati giudicati ai limiti dell’ammissibilità dallo stesso Senato (comunicazione che ha fatto direttamente la Presidente del Senato) e a rischio di essere rimandato indietro dal Capo dello Stato che avrebbe dovuto firmare il decreto e che invece ha fatto sapere informalmente al Governo di questa possibilità.

Il risultato è stato che a partire dai 12 articoli iniziali del Dl Semplificazioni, nel passaggio delle Commissioni parlamentari gli articoli sono diventati 90, per poi essere riportati, meno di 24 ore fa, a “soli” 23 che secondo la Presidenza del Senato riguardano davvero il tema della semplificazione per le aziende e per la Pubblica Amministrazione.

Ma vediamo nel merito cosa è rimasto nel Decreto Semplificazioni e cosa invece è stato stralciato.

COSA RIMANE NEL DL SEMPLIFICAZIONI

Alimentare e agricoltura: possibilità di obbligo di riportare sull’etichetta l’origine degli alimenti.

Sistema informativo agricolo: stop ai lotti non ancora assegnati della gara.

Sanità: restano validi l’intesa sul payback farmaceutico, le misure sull’esonero dall’obbligo di fatturazione per prestazioni sanitarie.

Rigopiano: via libera allo stanziamento di 10 milioni di euro per le famiglie colpite dal disastro.

Fondo Tasi per i Comuni: ammissibili l’incremento del Fondo Tasi per i Comuni.

Digitale: dal 2020 la regia dell’Agenda digitale passa al premier.

Blockchain: ok alla validità giuridica di questa tecnologia.

Tlc: ok alle facilitazioni per l’allaccio della banda ultralarga.

COSA VIENE STRALCIATO DAL DECRETO SEMPLIFICAZIONI

Web tax: Bocciate le esenzioni dal campo di azione della Web tax, per esempio per le società di Telecomunicazioni, fissate nella Legge di Bilancio 2019.

Polizia: stop all’emendamento “Salvini” che stanziava 2 milioni di euro per le nuove divise della Polizia.

Appalti: Saltano anche i correttivi sulle gare per i concessionari. In questo caso si proponeva lo slittamento al 2020 dell’obbligo per i concessionari autostradali di mettere a gara gli appalti di lavori, servizi o forniture di importo superiore a 150 mila euro (60%dei lavori che superano 150 mila euro).

Equitalia: via gli emendamenti sulle assunzioni chieste dal Guardasigilli per far funzionare Equitalia.

Dat: Saltano le regole sul biotestamento.

Xylella: niente carcere per chi si rifiuta di abbattere gli ulivi attaccati dalla xilella fastidiosa.

Ponte Morandi, Genova: alt alla proroga della sospensione degli obblighi tributari per i contribuenti coinvolti nel disastro del ponte di Genova.

Istruzione: Stop ad aumento da 6 a 9 anni dell’abilitazione dei professori universitari, permanenza quinquennale di tutti di maestri e docenti nelle scuole e concorso semplificato per i presidi.

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