La classifica degli stipendi alla Presidenza del Consiglio in confronto con i Ministeri, come emerge dai conti annuali della Ragioneria generale dello Stato
L’impiegato tipo della Presidenza del Consiglio dei Ministri guadagna l’85% in più del ministeriale medio, e la distanza percentuale è aumentata di dieci punti in dieci anni. A scattare questa fotografia, rilanciata dal Sole24Ore, è la Ragioneria generale dello Stato che ogni anno elabora il conto del personale pubblico individuando, per ogni categoria di personale in ogni comparto, la retribuzione effettiva media annua.
A PALAZZO CHIGI BUSTA PAGA MEDIA PER I DIRIGENTI APICALI PARI A OLTRE 238MILA EURO LORDI
La Presidenza del Consiglio, che conta 1.832 dipendenti, ha portato la busta paga media del personale non dirigente a 62.562 euro lordi, con un balzo del 25,4% fra 2012 e 2022 che segna un incremento del 10 per cento più alto rispetto all’inflazione cumulata nel periodo. La media è influenzata ovviamente, oltre che dai contratti, dalla distribuzione del personale nelle aree gerarchiche, dall’anzianità media e dal livello delle componenti variabili della busta paga.
Il Sole24Ore evidenzia come la corsa al rialzo a Palazzo Chigi “è stata simile per i 155 dirigenti di seconda fascia (+27,7% la media; +12% al netto dell’inflazione) e ancora più rapida in prima fascia: i 119 dirigenti apicali che la abitano guadagnano in media 238.881 euro all’anno, con un salto del 29,3% (13.5% in termini reali) rispetto al 2012”. Viene sottolineato come “tanta vivacità retributiva non arriva dalla spinta dei contratti, che a Palazzo Chigi vivono un ritardo strutturale (l’ultima intesa nazionale è scaduta nel 2018)”.
ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO “UN ESERCITO DI GENERALI, UN DIRIGENTE OGNI 6,7 DIPENDENTI”
Numeri come questi mostrano anche l’altra particolarità della presidenza del Consiglio, “un esercito di generali – scrive Gianni Trovati – con un dirigente ogni 6,7 dipendenti. II dato, come quello sulla vivacità delle dinamiche stipendiali, è influenzato dalla platea ristretta dei dipendenti di Palazzo Chigi, ma disegna un panorama molto peculiare. Nei ministeri, per esempio, i dirigenti sono uno ogni 55 dipendenti, anche se l’incidenza di quelli di seconda fascia sul totale del personale è aumentata in dieci anni del 31,4%”.
IN CALO GLI STIPENDI NEGLI ENTI LOCALI, IN SANITÀ E ISTRUZIONE
Fedeli alla regola che abbassa gli stipendi lontano dal centro, viaggiano sempre più lontane dai livelli degli altri uffici pubblici le buste paga di regioni ed enti locali, che in un decennio hanno lasciato sul terreno il 5,4% del loro reale valore. “Lo stesso è accaduto al personale non dirigente della sanità (-4,6%) – conclude il quotidiano economico -, nonostante la retorica sull’”eroismo” pandemico e i bonus per provare a remunerarlo, molto parzialmente e molto tardi; giù anche la media registrata fra gli insegnanti (-8,7%), dove però pesano anche i massicci ingressi dell’unico comparto che ha visto davvero crescere i dipendenti (e ridursi gli stipendi) negli ultimi dieci anni”.