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Fake news e Par condicio, le mosse dell’Agcom in vista delle elezioni
Nei primi due mesi dell’anno cresce la disinformazione online anche su temi europei. Intanto l’Agcom cerca di correre ai ripari con attività di formazione e con appelli a una nuova “cassetta degli attrezzi”. E per la Par condicio arriva il numero verde
Cresce la disinformazione online e l’attenzione delle fake news si sposta anche su temi legati all’Unione europea in vista del voto di fine maggio. L’Autorità garante per le comunicazioni si sta però attrezzando da tempo per contrastare un fenomeno inquietante tanto più in occasione di consultazioni elettorali. Oltre ai numerosi moniti lanciati dal presidente Angelo Marcello Cardani e dai commissari, si registra l’attività di formazione per i giornalisti e, da ultimo, un altro strumento che punta a regolarizzare l’attività informativa ossia il numero verde per la par condicio. Ma procediamo con ordine.
L’OSSERVATORIO SULLA DISINFORMAZIONE ONLINE
Nei primi due mesi del 2019, informa il secondo numero dell’Osservatorio sulla disinformazione online pubblicato dall’Agcom, sono aumentate le fake news in rete prodotte in Italia (+10% nel giorno medio di gennaio, +4% nel giorno medio di febbraio). Gli argomenti preferiti da chi produce disinformazione sono relativi alla cronaca e alla politica che insieme rappresentano il 56% del totale dei contenuti fake, 3 punti percentuali in più rispetto alla media del 2018. In particolare, l’analisi del contenuto testuale di tutti gli articoli prodotti dai siti di disinformazione nel primo bimestre dell’anno evidenzia l’emergere di cinque principali tematiche oggetto di trattazione: cronaca nera e giudiziaria, politica e affari di governo, lavoro e stili di vita, questioni economiche, condizioni meteorologiche.
Per contribuire a correre ai ripari, il 4 aprile scorso l’Authority per le Comunicazioni ha organizzato una giornata di formazione dedicata ai giornalisti dal titolo “Strumenti e metodi di contrasto alla disinformazione online” i cui lavori sono stati introdotti dal presidente Cardani e conclusi dal commissario Mario Morcellini.
LA DISINFORMAZIONE E LE ELEZIONI EUROPEE DEL 26 MAGGIO
Per quanto riguarda la prossima consultazione europea del 26 maggio, quando però alcuni cittadini italiani saranno chiamati a esprimersi anche a livello amministrativo, l’esame di milioni di documenti generati da migliaia di fonti – segnala ancora l’Osservatorio sul primo bimestre 2019 – mostra un aumento dello spazio dedicato nel complesso al tema Ue sia dall’informazione sia dalla disinformazione rispetto ai bimestri precedenti. Per quanto riguarda le fake news online nel giorno medio del primo bimestre 2019 hanno fatto segnare un +28% sul bimestre precedente.
Tuttavia l’Authority nota che i contenuti di disinformazione, rispetto a quelli informativi (soprattutto di Tv e radio), tendono a concentrarsi perlopiù sulle tematiche con un forte impatto motivo piuttosto che sullo specifico argomento delle elezioni Ue.
Tra i temi di rilevanza europea individuati da Eurobarometro, criminalità, immigrazione e disoccupazione continuano ad essere i più trattati in Italia dalle fonti di disinformazione. La criminalità è la tematica più trattata sia dai siti che dalle pagine/account social di disinformazione, mentre l’immigrazione è quella su cui la disinformazione incide di più. Concentrando l’analisi sulle singole fonti di informazione e disinformazione, si riscontra come la televisione si confermi il mezzo che attribuisce il maggior spazio alle elezioni nel Vecchio Continente rispetto al totale della propria offerta informativa. Inoltre si registra che i siti di disinformazione continuano comunque a dedicare alle elezioni europee una quota sul totale dei contenuti offerti in media maggiore rispetto ai quotidiani (e ai siti di informazione).
IL NUMERO VERDE E LA DELIBERA PER LA PAR CONDICIO
In vista dell’appuntamento elettorale di fine maggio l’Agcom ha promosso alcuni strumenti, dedicati alla par condicio e preziosi allaeati nella battaglia per una informazione il più possibile chiara e corretta. E’ stato istituito il numero verde unità Par condicio 800282202, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 ma per comunicazioni e segnalazioni si può utilizzare anche l’indirizzo Pec agcom@cert.agcom.it e il numero di fax 081.7507550.
Inoltre è stata pubblicata a fine marzo la delibera con cui l’Authority fornisce le disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per l’elezione dei membri del Parlamento Europeo.
I PRECEDENTI AVVERTIMENTI DELL’AUTHORITY SULLA PAR CONDICIO
Nei mesi scorsi l’Autorità garante per le Comunicazioni aveva già avvertito il Governo della necessità di predisporre una nuova “cassetta degli attrezzi” per tutelare i cittadini in un “contesto di sostanziale assenza di norme aggiornate ai cambiamenti della comunicazione“. Nel mirino i social network, che sono ormai lo spazio pubblico in cui la gente si confronta e si forma il consenso politico. E dove è più facile veicolare disinformazione. Anche il presidente Cardani, durante la Relazione annuale al Parlamento, aveva definito “datata” la legge sulla Par condicio, nata nel 2000 e in contesto analogico e che richiederebbe “un aggiornamento al passo con le nuove forme di comunicazione”.