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Il mercato dell’auto elettriche sconta la mancanza di una politica strutturata di incentivi

Incentivi Auto Elettriche Motus-e

Diminuiscono ancora le immatricolazioni delle auto elettriche. Ecco numeri e cause 

Frenano, anche nel mese di agosto, le vendite delle auto elettriche.  Nel mese appena chiuso, secondo dati Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholders della mobilità elettrica, le vendite di auto con possibilità di ricarica (somma di BEV, elettriche pure, e PHEV, veicoli ibridi plug-in) si sono attestate 4.961 unità a fronte delle 6.476 vendute nello stesso mese dello scorso anno, registrando un calo del 23,39%.

I numeri delle immatricolazioni

In particolare, le auto elettriche pure registrano un calo delle vendite pari al 29,69%, per un totale di 2.278 unità immatricolate; le vendite delle ibride plug-in segnano una diminuzione del 17,09%, per un totale di 2.683 unità immatricolate nel mese. La quota di mercato delle auto alla spina si ferma al 6,93%

La top five

Guardando ai modelli più venduti, fino ad agosto 2022, la Fiat 500E si conferma essere la vettura elettrica più venduta, con un immatricolato pari a 4.717 unità. Segue la Smart Fortwo con 2.850 auto immatricolate. La Dacia Spring, con 2.118 veicoli venduti, si conferma al terzo posto della classifica. Al quarto posto resta stabile la Tesla Model Y con 1.780 auto, mentre chiude la Top Five la Renault Twingo, con 1.422 unità.

Mercato auto elettriche sconta mancanza politica strutturata incentivi

“L’Italia continua a fare peggio del resto d’Europa” fanno notare da Motus-E. “Guardando ai dati di luglio 2022, per esempio, la Germania ha immatricolato 28.868 veicoli BEV, +13,16% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. La Francia ha fatto registrare un aumento del 70,28%, l’Olanda del 19,6%. Cresce il mercato delle auto con la spina anche in Belgio, Regno Unito e Spagna. In Italia, gli incentivi sono ripartiti in ritardo, solo a metà maggio di quest’anno mentre ancora si discute della bontà dell’elettrificazione, intanto gli altri Paesi europei hanno ben chiara quale direzione seguire. La loro programmazione delle politiche di supporto sostiene il mercato delle auto elettriche nonostante le contingenze geopolitiche comuni a tutti gli Stati europei”.

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