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Immuni, il contact tracing in Italia arranca

Immuni

5,5 milioni di download, 7 potenziali focolai bloccati e la scienza che supporta il contact tracing. Ma perché Immuni non decolla? Ecco la mappa dei dati regione per regione del ministero della Salute

La mappa con i numeri aggiornati al 31 agosto e diffusa dal ministero della Salute mostra come sta andando l’iniziativa italiana di contact tracing Immuni. I numeri ufficiali, forniti dal dipartimento per la Trasformazione Digitale, mostrano un’Italia divisa in due: il nord e il centro si colorano infatti di un blu più inteso (segno che l’app è stata scaricata e utilizzata di più), mentre il sud rimane su un blu più tenue. Sul podio il 15,1% della provincia autonoma di Bolzano e a chiudere la classifica il 5,4% dell’intera Sicilia, nel mezzo il resto dello stivale.

PER SILERI È UN FLOP

Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, giorni fa ha definito il progetto un flop se si analizza l’utilizzo del software tra i più giovani, proprio coloro che per abitudini e inclinazione avrebbero invece dovuto accoglierla meglio. A questo si aggiungono i timori legati alla privacy che, nonostante le rassicurazioni del garante, continuano a frenare un numero importante di potenziali utenti e di conseguenza a ostacolare l’iniziativa.

I DATI

La provincia autonoma di Bolzano si posiziona al primo posto con il 15,1%; seguono Emilia-Romagna e Abruzzo rispettivamente con 13,3% e 13,1%; poi Liguria 12,4%, Toscana 12,4% e Marche 12,3%. Il Lazio leggermente sotto con l’11,5%, l’Umbria 11%. Scendono sotto l’11%, la Lombardia con 10,8%, la provincia autonoma di Trento 10,8% e il Veneto 10,7%. La Valle d’Aosta registra un 9,7%, il Piemonte 9,4% e la Sardegna 9,4%. Il Friuli-Venezia Giulia con 8,9% è vicino alla Puglia (8,3%), seguono poi il Molise con 7,5% e la Basilicata 7,9%. Fanalino di coda per Campania 6,6%, Calabria 6,4% e Sicilia 5,4%.

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IMMUNI NON RAGGIUNGE ANZIANI E GIOVANISSIMI

La media nazionale è 9,9% se si considerano i 5,5 milioni di download (+100.000 a settimana) – che non tengono però conto delle disinstallazioni o di chi ha scaricato una seconda volta l’applicazione sul proprio smartphone. Oltre a questo, non bisogna poi dimenticare che non tutti i modelli in circolazione sono compatibili e che alcune fasce d’età – anziani e giovanissimi (per motivi diversi) – non hanno accesso al sistema.

POTENZIALI FOCOLAI BLOCCATI

I dati ufficiali indicano che 7 potenziali focolai sono stati bloccati proprio grazie a Immuni. Erano 4 fino a due settimane fa e 2 a fine luglio. Il dato indica le persone che dopo aver ricevuto una notifica di esposizione dall’app si sono sottoposte al tampone e hanno ricevuto un esito positivo. Si sono poi isolati in modo da tutelare la salute altrui. Considerando l’effetto a catena del contagio questa è la dimostrazione che si è evitato un numero importante di possibili nuovi casi.

COME FUNZIONA IMMUNI

Quando una persona che ha Immuni sul suo telefono scopre di essere positiva al Covid-19, tramite un tampone, ha la possibilità di segnalare l’informazione alla app con l’aiuto di un operatore sanitario – per evitare false segnalazioni. La segnalazione avviene attraverso l’invio di un codice univoco e anonimo, che viene poi utilizzato per informare gli altri utenti di Immuni che erano entrati in contatti con la persona che ha scoperto di essere positiva.

PERCHÉ IL CONTACT TRACING È UN ALLEATO NELLA LOTTA AL COVID-19

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), diverse istituzioni sanitarie e prestigiose università come la Oxford University hanno definito il contact tracing uno strumento essenziale per scongiurare il rischio di nuovi lockdown. Da giugno, in modo del tutto anonimo, hanno segnalato la propria positività al Covid-19 in 155. Il numero è cresciuto di mese in mese: 21 a giugno, 38 a luglio e 96 in agosto. Questi hanno generato – a partire dal 13 luglio – un totale di 1.878 notifiche.

COSA RESTA DA FARE

In vista del rientro a scuola e della ripresa delle attività lavorative, è necessario intraprendere iniziative su comunicazione e informazione, spiegare perché Immuni può essere un alleato importante nella lotta al Covid-19. Al momento non ci sono evidenze scientifiche sulla quota minima di installazioni necessaria perché le app di contact tracing siano efficaci, tuttavia alcuni studi hanno dimostrato che qualunque tasso di efficacia, anche piccolo, porta benefici in termini di vite umane salvate. Senza dimenticare l’importanza di un coordinamento con gli interventi indispensabili della strategia nazionale sanitaria attraverso tracciamenti manuali, tamponi e cure. Immuni è gratuita e può essere scaricata su iPhone e smartphone Android rispettivamente tramite l’App Store e Google Play.

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