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In quali zone d’Italia le imprese traballano di più?

Cos'è Cuneo Fiscale Unioncamere Imprese Blocco Licenziamenti Varianti Ripresa Welfare Aziendale

Le difficoltà maggiori si incontrano al Sud e al Centro. Sembra che le imprese presentino meno criticità al Nord Italia

La crisi sanitaria ha colpito soprattutto il Nord Italia ma la crisi economica sembra farsi sentire particolarmente al Sud. A fornire una prima mappa dell’impatto differenziato tra Regioni che ha avuto la pandemia in corso è l’Istat che presenterà i dati nel dettaglio nel corso dell’evento on line, mercoledì 12 maggio alle ore 10. In 11 Regioni italiane almeno la metà delle imprese presenta almeno due di tre criticità che le denotano a rischio Alto o Medio-alto (riduzione di fatturato, seri rischi operativi e nessuna strategia di reazione alla crisi). Di queste sette sono nel Mezzogiorno (Campania, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Puglia), una al Nord (Provincia autonoma di Bolzano) e tre nel Centro Italia (Lazio, Umbria e Toscana).

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La crisi d’altra parte, spiega l’Istat nella nota di annuncio, “ha prodotto divisioni sul territorio sia a causa dell’applicazione di misure di contenimento della pandemia su base regionale, sia per la struttura produttiva più o meno specializzata nei settori di attività economica maggiormente colpiti. Ma è proprio questo ultimo aspetto che sembra abbia pesato di più”. L’analisi , prosegue la nota, è frutto dell’integrazione delle informazioni raccolte dall’Istat con il Censimento permanente delle imprese, che fornisce informazioni sulla loro struttura e competitività e sui cambiamenti in atto del sistema produttivo, con il sistema dei registri statistici e con le due indagini speciali sulle imprese nella crisi sanitaria condotte nel corso del 2020.

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