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L’inferno climatico di Haiti
Secondo l’Unicef il terremoto di sabato scorso ad Haiti ha colpito 1,2 milioni di persone. Ma nonostante questo, la natura sembra voler continuare ad accanirsi mentre si abbatte sull’isola una pioggia incessante che rende i soccorsi quasi impossibili
Mentre gli occhi del mondo sono concentrati sull’Afghanistan, dove il ritiro degli Stati Uniti ha provocato la riscossa dei Talebani, nell’isola caraibica di Haiti, davanti al Messico, milioni di persone sono intrappolate in un inferno climatico di proporzioni catastrofiche.
I DATI UNICEF
Sono circa 1,2 milioni le persone – di cui 540.000 bambini – colpite dal terremoto di magnitudo 7,2 che ha fatto tremare il sud-ovest dell’isola sabato 14 agosto. I dati forniti dall’Unicef sono strazianti. Per il momento si parla di almeno 2.189 morti, 12 mila feriti e 332 dispersi, ma il bilancio è destinato a salire nei prossimi giorni.
UNA TRAGEDIA CHE SI RIPETE
Già nel 2010 c’era stato sull’isola un terremoto devastante di magnitudo 7, sempre nella parte sud-ovest del Paese. Il terremoto di sabato scorso è stato ancora più violento del precedente e il suo epicentro non è distante da quello di 11 anni fa.
All’epoca la catastrofe aveva causato 220.000-300.000 vittime. Adesso si teme il peggio perché il clima ad Haiti è ostile per l’uomo.
LA TEMPESTA TROPICALE GRACE
Oggi gli sforzi di ricerca e soccorso sono ostacolati dalla mancanza di risorse e dalle forti piogge, che hanno causato smottamenti bloccato le strade della regione.
La tempesta tropicale Grace, che ha colpito l’area nei giorni scorsi, “sta interrompendo ulteriormente l’accesso all’acqua, al riparo e ad altri servizi di base”, ha dichiarato l’Unicef martedì. “Inondazioni e smottamenti probabilmente peggioreranno la situazione delle famiglie vulnerabili e complicheranno ulteriormente la risposta umanitaria”, ha aggiunto l’organizzazione.
Last night, I saw strong winds and heavy rainfall strike the same areas already affected by the earthquake. Countless Haitian families who have lost everything due to the earthquake are now living literally with their feet in the water due to the flooding. @UNICEF @uniceflac pic.twitter.com/pCDg2Exs07
— Bruno Maes (@BrunoMaesUnicef) August 18, 2021
GLI AIUTI
Martedì scorso, i Paesi donatori e le organizzazioni umanitarie hanno aumentato gli sforzi per sostenere Haiti. Come riporta la Cnn, il Pentagono ha annunciato di aver formato una task force per intensificare i soccorsi, mentre le Nazioni Unite e l’Unione Europea hanno stanziato rispettivamente 8 milioni di dollari e 3,5 milioni di dollari in aiuti diretti al Paese.
L’Unicef sta distribuendo teloni, docce, serbatoi d’acqua e kit igienici come parte di uno sforzo congiunto con i partner.
IL DISASTRO ECOLOGICO
Haiti è soggetta a terremoti frequenti a causa della topografia dell’isola – il Paese ospita montagne molto alte – e anni di deforestazione che hanno creato un disastro ecologico, come confermato nei giorni scorsi dal meteorologo della Cnn Michael Guy. Circa 42 delle 50 cime più alte del Paese sono completamente prive di vegetazione e sembra essere rimasto solo l’1% della foresta.