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Gli italiani e il Covid, torna la fiducia in Conte ma aumentano malumori, alcolici (a casa) e psicofarmaci

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Gli italiani di fronte al Covid tornano a dare fiducia al governo Conte e alle misure adottate, in molti però percepiscono l’Italia come un Paese in cui le ingiustizie sono diffuse soprattutto se si parla di corruzione ed evasione fiscale. Diminuisce il consumo di tabacco ma aumenta quello di alcolici e psicofarmaci. I dati del sondaggio Swg

La preoccupazione per la pandemia tra gli italiani è ritornata ai livelli di maggio, ma sono molto più numerose le persone che ritengono di poter contrarre il virus. Cresce la percezione di insicurezza per tutti quei luoghi in cui la prossimità con le altre persone è elevata, anche se si tratta di amici e parenti.

QUALI LUOGHI PREOCCUPANO

Secondo i dati raccolti da Swg nella settimana 2-8 novembre, la maggior parte degli intervistati ritiene il posto di lavoro il luogo più sicuro, seguono subito dopo il supermercato e i negozi. Le preoccupazioni iniziano invece se si parla di bar, ristoranti, spostamenti tra una regione e l’altra e si conclude con la percezione dei mezzi pubblici come luogo più pericolo per contrarre il virus.

TORNA IL CONSENSO PER IL GOVERNO CONTE

Torna a crescere anche il consenso per le scelte di chiusura e le limitazioni imposte dal Governo, anche se chi è ritornato in lockdown quasi totale (zone rosse) sembra gradire decisamente meno le decisioni prese. Tuttavia è ampia la quota di chi vorrebbe scelte ancora più drastiche e rigorose.

Consenso maggioritario per buona parte delle misure, ma non mancano le critiche su coprifuoco e chiusura di bar, ristoranti, musei e mostre. In particolare, il 65% degli intervistati si dice sia d’accordo sulla dad al 100% per le scuole superiori – di cui il 43% solo nelle “regioni rosse” – che sul lockdown quasi totale per le regioni più a rischio.

LE INGIUSTIZIE CHE CREANO MALUMORE

Che nella società italiana siano diffuse le ingiustizie ne è convinto più di un cittadino su due. E questa percezione è fortemente correlata con la situazione economica: più le persone sono in difficoltà, maggiore è la percentuale di chi ritiene vi siano molte disparità.

L’ingiustizia viene soprattutto associata alla corruzione, al mancato rispetto delle leggi, all’evasione fiscale, mentre in seconda battuta emergono le iniquità salariali e di diritti del lavoro, nonché la poca tutela delle fasce sociali più deboli. Secondo gli intervistati, un’Italia più giusta passa per maggiori controlli su evasori e persone che percepiscono pensioni e sussidi senza averne diritto, la riforma del sistema giudiziario affinché diventi più rapido ed equo, della PA, e del sistema fiscale.

FUMO GIÙ, ALCOL E PSICOFARMACI SU

L’emergenza Covid e le misure restrittive hanno un impatto anche sul consumo di alcol e fumo, così come sull’assunzione di psicofarmaci. Tra gli habitué dell’aperitivo al bar 6 su 10 ridurranno questa abitudine, ma il 35% si adatterà a fare l’aperitivo in casa.

I fumatori prospettano una lieve riduzione del consumo di sigarette nei prossimi mesi e risulta ancora più accentuata la diminuzione prevista dell’uso di cannabis. Al contrario, appare invece probabile un aumento del ricorso a farmaci stabilizzanti dell’umore, specialmente tra i 40-55enni.

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