skip to Main Content

La fake news dei bidelli tra i lavori gravosi: ne parlano tutti ma non è vera

Bidelli Lavori Gravosi

Inciampo del Corriere, il primo a dare la notizia dell’ingresso dei bidelli tra i lavori gravosi (ripresa in pochi minuti dalle altre testate), senza però verificare che fosse vera. E infatti oggi è arrivata la smentita di Cesare Damiano, presidente della Commissione al lavoro sulla riforma delle pensioni

Il primo a darne notizia è stato il Corriere della Sera: i bidelli entrano nell’elenco dei lavori gravosi. “La Commissione sui lavori gravosi ha allargato a 203 le mansioni pesanti che potrebbero permettere di anticipare l’uscita dal lavoro a 63 anni tramite l’Ape sociale”, informava ieri il quotidiano di via Solferino tramite le sue pagine economiche.

bidelli lavori gravosi

“Tra le mansioni gravose – si legge nell’articolo – sono stati indicati lavori diversi. Ecco alcuni dei nuovi lavori che darebbero diritto alla pensione anticipata. Questi nuovi lavori «gravosi» sono stati individuati dalla Commissione presieduta dall’ex ministro Cesare Damiano e verranno sottoposti al vaglio di governo e Parlamento.
Ecco l’elenco:

– bidelli
– badanti e colf
– saldatori
– tassisti
– falegnami
– valigiai
– conduttori di autobus e tranvieri
– benzinai
– conduttori di macchinari in miniera
– insegnanti delle scuole elementari
– commessi
– cassieri
– operatori sanitari qualificati
– magazzinieri
– portantini
– forestali.”

Una anticipazione ghiotta e, vista la tipologia dei lavori entrati tra quelli ritenuti particolarmente usuranti, destinata a fare discutere. E infatti in poco tempo la notizia è rimbalzata sulle testate più importanti del Paese, che la hanno ripresa senza i dovuti controlli.

lavori gravosi bidelli

Peccato che non sia vera. Lo ha smentito ufficialmente il diretto interessato, Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro, oggi Presidente della Commissione sui lavori gravosi, a 24 Mattino su Radio 24. “I bidelli – ha dichiarato -non ci sono, non dobbiamo prendere a riferimento i titoli dei giornali e le ricostruzioni giornalistiche che non hanno niente a che vedere con il lavoro della commissione. Senza voler discutere della mansione dei bidelli più o meno gravosa. Contesto l’idea secondo la quale ci sarebbero i bidelli che non ci sono invece”.

Quanto ai lavori in Commissione, Damiano ha detto: “Ci siamo basati su un principio che non tutti i lavori sono uguali e che le aspettative di vita cambiano a seconda della condizione della persona. Si sa ed è stato riconosciuto scientificamente che bassa istruzione, basso reddito e lavoro di bassa qualifica, si vive di meno di chi ha un lavoro di alta qualifica, alto reddito ed ha alta istruzione”.

“Noi – ha aggiunto l’ex ministro del Lavoro – nel compilare questa lista, perché il compito della commissione è quello di studiare la gravosità, abbiamo fatto una graduatoria ma non abbiamo fatto nessuna scelta per il momento non si è scelto niente, non compete alla commissione scegliere. Abbiamo fatto una graduatoria, ci sono 92 raggruppamenti professionali, 27 di questi possono diciamo fra virgolette gareggiare per poter rientrare nei cosiddetti lavori gravosi. Ma non è detto che ci rientrino, questo dipenderà dalla valutazione politica e dalle risorse messe a disposizione. Più risorse più inclusione, meno risorse meno inclusione”.

bidelli lavori gravosi

Damiano ha quindi spiegato che “Ai primi posti ci sono categorie come conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali, parliamo di lavoro manuale operaio, nel campo della manifattura dell’edilizia e dell’agricoltura per chiarirci che non ci sono categorie casuali. Questa graduatoria è stata compilata sulla base dei criteri che ha fornito l’Istat, che sono dei criteri che si collegano alle malattie professionali ed agli infortuni sul lavoro, la loro gravità e la loro frequenza”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top