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Quanto vale il Made in Italy nell’accordo Ue-Cina per la tutela delle Dop e Igp

Made In Italy Dop Igp

Un quarto del patrimonio alimentare che la Cina si impegna a tutelare in patria è rappresentato dal Made in Italy. Nell’accordo commerciale Ue-Cina sono presenti 100 prodotti europei, di cui 26 italiani

Un passo in avanti per le relazioni Ue-Cina è stato fatto attraverso l’accordo per la protezione delle eccellenze alimentari. Si tratta una lista di 100 marchi e prodotti che saranno a prova di imitazione. L’intesa, per poter entrare in vigore a partire dall’inizio del 2021, dovrà essere prima approvata dal Parlamento europeo e poi ufficialmente adottata dal Consiglio. Entro quattro anni dall’entrata in vigore, il raggio di applicazione sarà ampliato in modo da includere altre 175 indicazioni geografiche di entrambe le parti.

L’OBIETTIVO

L’accordo mira a generare vantaggi commerciali reciproci e consentire ai consumatori di entrambe le parti di avere accesso a prodotti di qualità garantiti. È inoltre il segno della volontà dell’Ue e della Cina di tener fede all’impegno assunto in occasione dei precedenti vertici e di aderire alle norme internazionali come base per le relazioni commerciali.

GLI SCAMBI COMMERCIALI UE-CINA

Il mercato cinese presenta un elevato potenziale di crescita per i prodotti alimentari e le bevande europei. Nel 2019 la Cina è stata la terza destinazione dei prodotti agroalimentari dell’Ue, raggiungendo 14,5 miliardi di euro, nonché la seconda destinazione delle esportazioni di prodotti protetti come indicazioni geografiche (per 9% del valore), tra cui vini, prodotti agroalimentari e bevande spiritose. Janusz Wojciechowski, commissario per l’Agricoltura, ha dichiarato che i prodotti con indicazioni geografiche europee “sono rinomati per la loro qualità e diversità ed è importante proteggerli a livello europeo e globale per garantirne l’autenticità e preservarne la reputazione. In tal senso questo accordo contribuirà a farlo, rafforzando al contempo le nostre relazioni commerciali, a vantaggio del nostro settore agroalimentare e dei consumatori di entrambe le parti”.

UN RECORD TUTTO ITALIANO

L’Italia è il Paese più rappresentato. Nella lista dei 100 marchi protetti, infatti, 26 sono italiani. Il ‘made in Italy’ equivale a un quarto del patrimonio alimentare che la Cina si impegna a tutelare in patria e la quota Ue più sostanziosa in termini di prodotti sotto tutela. Segue la Francia con 25 nomi nella lista. Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, ha commentato così l’accordo: “La tutela in Cina di 100 DOP europee, con l’accordo siglato tra il Paese asiatico e l’Ue, rappresenta un risultato importante e significativo. Il nostro auspicio è che attraverso il Piano dell’Export si possano supportare importanti progetti di internazionalizzazione per sostenere l’apertura del mercato asiatico”.

MADE IN ITALY

I prodotti italiani inseriti nell’accordo Ue-Cina sono: l’Aceto Balsamico di Modena, il formaggio Asiago, i vini Asti, Barbaresco, Bardolino Superiore, Barolo, Brachetto d’Acqui, il Brunello di Montalcino, il Chianti, il prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, il dolcetto d’Alba, il Franciacorta, il Soave, il vino nobile di Montepulciano, il Montepulciano d’Abruzzo, il vino Toscano, la bresaola della Valtellina, il Gorgonzola, il Grana Padano, la grappa, la Mozzarella di bufala campana, il Parmigiano Reggiano, il Pecorino Romano, il prosciutto di Parma e quello di San Daniele, il Taleggio.

MADE IN CHINA

Sono 100 anche i prodotti del ‘made in China’ che saranno tutelati da imitazioni o frodi nel mercato unico europeo. Sulle tavole degli europei arriveranno non solo riso, caffè, tè, spezie, frutta e verdura ma anche vere specialità cinesi come il Pixian Dou Ban (pasta di fagioli Pixian), Anji Bai Cha (tè bianco Anji), Panjin Da Mi (riso Panjin) e Anqiu Da Jiang (zenzero Anqiu).

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