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Il 2022 è stato l’anno di un nuovo boom degli sbarchi dei migranti

Ministero Dell'interno Viminale Piantedosi

I dati diffusi dal Viminale: il confronto tra 2022 e 2020 vede numeri in crescita. I dettagli nell’articolo di Maria Scopece 

I flussi dei migranti hanno ripreso a crescere. Dopo due anni di sbarchi molto moderati (causa pandemia) dal 1° gennaio 2022 al 30 dicembre 2022 sono sbarcati nel nostro paese 104.061 migranti. Tra questi, 12.687 sono minori non accompagnati.

Ecco tutti i dettagli sul report del ministero dell’Interno.

I DATI DEL VIMINALE: NEL 2022 QUASI IL DOPPIO DEGLI SBARCHI DI MIGRANTI SUL 2021

Quelli di quest’anno sono i dati più alti dell’ultimo triennio. Nel 2020 gli sbarchi si erano limitati 34.134 persone e nel 2021 a 67.034. I minori non accompagnati nel 2020 e nel 2021 sono stati, rispettivamente, 4.687 e 10.053.

“Il sistema di accoglienza sul territorio è già al collasso – ha detto il ministro degli Interni Matteo Piantedosi a Repubblica -. Stanno andando deserte le gare per assicurare nuovi posti. La possibilità di un’accoglienza adeguata è una questione di dignità delle persone. Trovo singolare che la sensibilità collettiva si fermi al momento dello sbarco mentre non c’è attenzione sulla sostenibilità di flussi incontrollati che generano emarginazione”.

I DATI DI DICEMBRE 2022

Aumenti consistenti che dipendono in buona parte dal graduale miglioramento della situazione pandemica a livello globale. Una condizione che, complice un meteo sempre più mite, ha favorito la ripresa dei viaggi delle navi dei trafficanti di esseri umani.

Gli sbarchi, infatti, sono stati distribuiti nel corso di tutto l’anno con picchi estivi (8.152 a giugno, 13.802 a luglio, 16.822 ad agosto e 13.533 a settembre e 13.493 a ottobre) e flessioni solo a febbraio con 2.439 persone sbarcate e marzo, 1.358. Il dicembre insolitamente caldo cha abbiamo vissuto ha facilitato l’arrivo di 9.720 persone, con 4 picchi significativi il 5 e il 6 dicembre, 894 e 866 persone, il 20 dicembre 917 arrivi e il colpo di coda del 28 dicembre con 939 persone sbarcate.

“Un’analisi relativa agli sbarchi evidenzia un incremento in concomitanza della presenza di navi nel Mediterraneo”, ha detto il ministro Piantedosi a Repubblica.

LE ATTIVITÀ DELLE ONG

La maggior parte delle persone che arrivano sulle nostre coste sono di nazionalità egiziana, 20.509, poi c’è la Tunisia, 18.129, il Bangladesh, 14.932, la Siria, 8.594, e l’Afghanistan 7.241.

“L’attività delle Ong è determinante per gli arrivi dalla Tripolitania, circa un terzo degli sbarchi complessivi in Italia. Da questa specifica rotta, nel 2021 sono giunte 27.264 persone, di cui 8.665 (31,78%) attraverso navi Ong – ha detto il ministro Piantedosi a Repubblica -. Il trend è risultato in ulteriore aumento nel 2022, con 31.860 immigrati, di cui 11.076 con navi Ong (34,76%). Quest’anno, le Ong hanno condotto in Italia in totale 11.892 persone, di cui 11.076 provenienti dalla Tripolitania (93,2%) e solo 816 da altre regioni (6,8%). Questi dati dimostrano come l’attività complessiva delle Ong sia concentrata su quella rotta, con un effetto incentivante delle partenze da quell’area. Peraltro non capisco perché l’aspirazione al salvataggio si sviluppi esclusivamente lì”.

IL NUOVO DECRETO SICUREZZA DEL VIMINALE

Le Ong hanno portato nel nostro paese circa il 12% dei migranti complessivamente sbarcati sul territorio italiano.

Per limitare la loro azione il governo ha emanato il decreto sicurezza che prevede che le organizzazioni umanitarie possano compiere un unico salvataggio, informando immediatamente le autorità, chiedendo l’approdo in un porto sicuro e vietando i trasbordi tra un’imbarcazione e l’altra. Sono inoltre previste multe fino a 50 mila euro e il fermo amministrativo della nave per due mesi fino alla confisca.

 

(Articolo pubblicato su Start Magazine qui)

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