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Navigator in alto mare: flop della misura e ora loro rischiano il posto

Da settembre 2019 a dicembre 2020 hanno fatto meno di un colloquio al giorno e svolto 700mila verifiche, ovvero una ogni due giorni
“Da settembre 2019 a dicembre 2020 i navigator hanno effettuato in media poco meno di un colloquio al giorno”. Lo scrive questa mattina Il Sole 24 Ore, che ha avuto modo di spulciare i dati di Anpal, l’Agenzia Nazionale Politiche Attive. “Hanno svolto – continua il quotidiano di Confindustria – 700mila verifiche, ovvero l’equivalente grosso modo di una ogni due giorni”. E ora sono proprio i Navigator a rischiare il posto e a manifestare in piazza chiedendo la proroga del loro contratto di lavoro. Ma andiamo con ordine.
UN ANNO DI NAVIGATOR IN NUMERI
“Da settembre 2019 a dicembre 2020 i Navigator – si legge sempre sul Sole – hanno effettuato 950mila colloqui con i percettori del reddito di cittadinanza, a supporto del personale dei centri per l’impiego o direttamente. In media poco meno di un colloquio al giorno. Hanno svolto 700mila verifiche, ovvero l’equivalente grosso modo di una ogni due giorni. Hanno contattato circa 450mila aziende, da cui sono arrivate 400mila offerte formative o di posti vacanti. Il tutto per la platea di 1.369.779 beneficiari del Rdc tenuti alla sottoscrizione di un Patto per il lavoro; di questi 352.068 hanno avuto almeno un rapporto di lavoro (il 65% a termine, il 69,8% per meno di 6 mesi). Ma al 31 ottobre (ultimo dato disponibile) i rapporti di lavoro ancora attivi erano 192.851″.
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Certo, bisogna fare la tara con il fatto che il 2020 non sia stato un anno normale. Il Covid-19 ha congelato infatti il mercato del lavoro, l’incertezza dilagante non spinge i datori a cercare personale. E i colloqui, benché possano essere svolti da remoto, sono stati indubbiamente frenati dal rischio contagi. Ma è altrettanto vero che la decisione del governo di vietare i licenziamenti ha di fatto creato una situazione perfetta per i Navigator, dato che a loro si chiedeva solo di smaltire l’arretrato di domande pendenti prima del dilagare del Coronavirus.
NAVIGATOR IN CERCA DI IMPIEGO
Intanto ora in piazza per protestare per essere stati lasciati a casa ci sono proprio i Navigator, passati da da 2.980 a 2.668. Si sono dati appuntamento nel centro di Torino due giorni fa. “A Torino – riporta Repubblica – il problema tocca 90 professionisti, 176 in tutto il Piemonte, che sono stati selezionati quasi due anni fa dall’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro), con il compito di aiutare i beneficiari del reddito di cittadinanza a rafforzare le competenze per essere ricollocabili nel mercato del lavoro”. Chiedono che venga loro prorogato il contratto fino al 30 aprile 2022: un bel paradosso, per chi doveva aiutare gli altri a cercare occupazione.