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Perché i collaboratori parlamentari fanno lo sciopero della fame?

Commissioni Senato

José De Falco, Presidente dell’Associazione italiana dei collaboratori parlamentari (AICP), inizia lo sciopero della fame per chiedere l’approvazione di una delibera da parte del Senato

Anche i collaboratori parlamentari scioperano. E lo fanno per chiedere l’approvazione, al Senato, della delibera sulla disciplina dei collaboratori parlamentari al Senato, dopo che questa è passata alla Camera.

“Spetta alla Presidente Casellati far sì che ciò avvenga”, afferma José De Falco, Presidente dell’Associazione italiana, aggiungendo: “ dalla mezzanotte di oggi inizierò uno sciopero della fame finché non sarà resa nota la data della Convocazione del cdp”.

Andiamo per gradi.

Cosa dice la delibera

Partiamo dalla delibera. La delibera, la n. 2.226, va a disciplinare il rapporto di lavoro tra i membri del Parlamento e i loro collaboratori, che spesso denunciano contratti opachi e sottopagati.

In base alla delibera sarà direttamente la Camera a erogare gli stipendi dei collaboratori assunti dai singoli deputati dalla prossima legislatura, come avviene al Parlamento europeo. I fondi verranno presi dalle spese per l’esercizio del mandato con tre diverse tipologie di contratti utilizzabili.

Il via libera della Camera

Nei giorni scorsi è arrivato anche l’ok della Camera. È “una novità che ci avvicina agli altri Paesi europei, dove le cifre destinate a chi collabora con i deputati sono decisamente più alte. L’obiettivo è eliminare situazioni inaccettabili in quella che è la casa democrazia. I collaboratori parlamentari sono una risorsa preziosa. Nell’assistere i deputati a svolgere il loro incarico permettono alla nostra istituzione di lavorare nel modo migliore. La delibera è dunque un atto di civiltà di cui vado orgoglioso e che lasciamo al nuovo Parlamento che si riunirà per la prima volta nei prossimi giorni”, ha commentato Roberto Fico.

Manca il via libera del Senato

Non è ancora arrivato, però, il via libera del Senato, nonostante sia tutto pronto. “La delibera sulla disciplina dei collaboratori parlamentari al Senato è pronta, serve solo che sia convocato il Consiglio di Presidenza per votarla. Spetta alla Presidente Casellati far sì che ciò avvenga, come fatto dalla Camera martedì scorso”, ha affermato José De Falco, Presidente dell’Associazione italiana dei collaboratori parlamentari (AICP).

“Ne ho avuto conferma diretta dal Questore, Senatore Antonio de Poli – spiega De Falco – che a margine di un convegno in Sala Zuccari, a domanda diretta del sottoscritto sull’avanzamento dell’istruttoria sulla delibera dei collaboratori parlamentari ha detto e ripetuto: “noi [questori] siamo pronti”.

“Non ci sono scuse, alibi e tempo da perdere. Ci sono da onorare anni di iniziativa, – continua De Falco – di atti parlamentari, incontri e impegni assunti formalmente dai questori in sede di discussione di bilancio interno del Senato in cui si ribadiva la volontà di procedere in coordinamento con la Camera dei deputati.  Per tenere fede alla parola data, basta la volontà della presidente Casellati di convocare il Consiglio di Presidenza entro il prossimo 12 ottobre, come consentito dal regolamento.”

Lo sciopero della fame

“Nel fare appello alla Presidente di realizzare e sostanziare quell’attenzione che a parole ci ha sempre ribadito negli incontri avuti in questi anni, dalla mezzanotte di oggi inizierò uno sciopero della fame finché non sarà resa nota la data della Convocazione del cdp.” Aggiunge De Falco.

“Con lo sciopero della fame vogliamo scongiurare la nefasta condizione di un Parlamento in cui la disciplina di centinaia collaboratori risulti diversa tra Camera e Senato, con la conseguenza che un lavoratore che esercita la medesima professione in un ramo del Parlamento si veda riconosciuti diritti e tutele, e nell’altro li veda negati”.

 

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