Skip to content

Quali sono i decreti legge ancora da approvare prima della pausa estiva

Decreti Legge

Sprint in Parlamento sui decreti legge, ma è ingorgo per i ddl. Al via la volata finale alla Camera e al Senato

Due decreti legge alla Camera e due al Senato: situazione di parità nei due rami del Parlamento. La maratona parlamentare per convertire in legge i provvedimenti d’urgenza prima della pausa estiva è arrivata al rush finale. Non senza difficoltà e complicazioni, considerati appunto i troppi decreti che arrivano in Parlamento, spesso su materie troppo diverse, con l’inevitabile conseguenza di ingolfare gli altri lavori. Dai disegni di legge in discussione alla partita delle nomine Rai fino all’elezione del giudice costituzionale, sollecitata dallo stesso presidente della Repubblica. Problemi che in passato sono stati già sollevati dalle Istituzioni competenti. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha più volte auspicato dei correttivi ed è stato proprio per questo che ha deciso di scrivere alla presidente Giorgia Meloni per chiarire che “una riduzione” dei decreti “sarebbe giusta e gradita”.

IN UN MESE DA DIECI A QUATTRO DECRETI LEGGE DA APPROVARE

Le Camere quindi stringono al massimo i tempi, anche se l’affollamento dei provvedimenti da esaminare ha creato un ingorgo difficile da districare. L’estate era iniziata con dieci testi da convertire in una trentina di giorni. Un ‘tour de force’ che ha portato deputati e senatori a ritrovarsi nelle ultime giornate in interminabili sedute notturne in commissione, per esaminare e votare diversi dl, come quello sulle carceri e quello sulle Ricostruzioni. Lasciando, però, più fronti aperti, come la riforma del premierato e il ddl sicurezza, per esempio, che potranno approdare nelle aule non prima di settembre.

I DECRETI LEGGE AL VAGLIO DEL SENATO

Palazzo Madama – come ricostruisce l’Ansa – punta a chiudere già mercoledì e prova a serrare i ranghi. La conferenza dei capigruppo è chiamata a decidere gli ultimi passi verso la conversione del dl Infrastrutture e del dl Materie prime. Mentre restano bloccati in commissione diversi provvedimenti, come i due disegni di legge sulla salute mentale e quello sul doppio cognome.

I PROVVEDIMENTI D’URGENZA IN DISCUSSIONE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

Si tenta di stringere i tempi anche a Montecitorio, dove aspettano il via libera definitivo sia il decreto Ricostruzione (Campi flegrei), già in Aula per la discussione generale, accorpato all’ultimo momento con quello sulla protezione Civile, sia il dl Carceri. Quest’ultimo, approdato alla Camera dopo l’approvazione in Senato della scorsa settimana, dovrà passare al vaglio della commissione, dove le opposizioni sono pronte a dare battaglia. Il decreto che dovrà essere approvato e convertito in legge da Montecitorio entro il 2 settembre, prevede, tra le altre cose, l’assunzione di mille agenti nei prossimi 2 anni; misure a favore dei detenuti come la possibilità di fare più telefonate.

IL DDL SICUREZZA

Altra discussione accesa è quella sul ddl Sicurezza: l’esame d’Aula slitterà a settembre ma almeno in commissione, dopo l’ok all’emendamento sulla cannabis light, si punta a chiudere prima della pausa. All’analisi della commissione Affari costituzionali la riforma del Premierato che si aggiungerà ai lavori d’Aula alla ripresa, proprio quando sulle teste dei parlamentari incomberà la manovra finanziaria. E a rendere il quadro ancora più complesso, la tempistica delle nomine Rai. Oramai, anche su questo fronte, con il braccio di ferro in corso nella maggioranza, per molti parlamentari sembra difficile vedere la sintesi prima delle ferie agostane. Il tutto si sommerà a un’altra partita: l’elezione del giudice della Consulta.

Leggi anche: Cosa prevede la stretta sulla cannabis light che fa infuriare anche la Coldiretti

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su