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Quali sono i Paesi in cui l’omosessualità è illegale?

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Sono 69 i Paesi in cui l’omosessualità è ancora illegale e in alcuni c’è il rischio di essere condannati alla pena di morte. Ecco la lista completa

Essere LGBTI+ è ancora illegale in 69 Paesi e in alcuni di questi si rischia addirittura la pena di morte. Sono passati poco più di 30 anni da quando l’omosessualità è stata declassificata come una malattia.

Era infatti il 17 maggio 1990 – oggi Giornata internazionale contro l’omofobia – quando l’Organizzazione mondiale della sanità cancellò l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. Tuttavia, la lista di Paesi in cui viene ancora criminalizzata è molto lunga.

IL PESO DELLA COLONIZZAZIONE

Dei 69 Paesi che tuttora hanno leggi che criminalizzano l’omosessualità, quasi la metà di questi sono in Africa. In alcuni, tra cui Nigeria e Uganda, l’omosessualità è illegale e le leggi sono state inasprite. In altri, gli sforzi per farle rimuovere sono falliti.

A Singapore, per esempio, un tribunale ha respinto un tentativo di revocare una legge che vieta il sesso gay all’inizio dello scorso anno. Nel maggio 2019, l’Alta corte del Kenya ha confermato le leggi che criminalizzano gli atti omosessuali.

Molte di queste leggi, fa notare la BBC, provengono dal periodo coloniale. Dei 53 Paesi del Commonwealth – la maggior parte dei quali ex colonie britanniche – 36 hanno leggi che criminalizzano l’omosessualità. Originariamente queste leggi si applicavano solo agli uomini, ma oggi riguardano anche le donne.

RISCHIO PENA DI MORTE

L’Associazione Internazionale Lesbiche, Gay, Bisessuali, Trans e Intersessuali (Ilga), che monitora il progresso delle leggi sull’omosessualità nel mondo, fa sapere che la pena di morte è la punizione legalmente prescritta per atti sessuali tra persone dello stesso sesso in Brunei, Iran, Mauritania, Arabia Saudita, Yemen e negli Stati del nord della Nigeria. Il Sudan l’ha abolita l’anno scorso.

Fonte: Ilga

PASSI AVANTI

Tuttavia, in alcuni Paesi ci sono stati movimenti per decriminalizzare le unioni dello stesso sesso. È il caso di Angola, Gabon, Botswana, Mozambico, Seychelles, Trinidad e Tobago.

Secondo i dati Ilga, finora, 28 Paesi nel mondo riconoscono i matrimoni tra persone dello stesso sesso, e altri 34 prevedono un certo riconoscimento di partnership per le coppie dello stesso sesso.

Nel dicembre 2020, 81 Paesi avevano leggi contro la discriminazione sul posto di lavoro sulla base dell’orientamento sessuale. Venti anni fa, ce n’erano solo 15.

Nonostante la diffusa condanna e le prove scientifiche che la terapia di conversione per le persone omosessuali non funziona, questa tortura è illegale solo in quattro Paesi al mondo. La Germania è stato il Paese più recente a vietare la pratica insieme a Brasile, Ecuador e Malta.

Solamente 11 Paesi menzionano l’orientamento sessuale nelle clausole di non discriminazione della loro Costituzione – ovvero solo il 6% del mondo.

ddl zan

La lista completa dei Paesi in cui l’omosessualità è illegale:

Afghanistan

Algeria

Antigua e Barbuda

Bangladesh

Barbados

Bhutan

Brunei

Burundi

Camerun

Ciad

Comore

Isole Cook

Dominica

Egitto

Eritrea

Eswatini

Etiopia

Gambia

Ghana

Grenada

Guinea

Guyana

Iran

Jamaica

Kenya

Kiribati

Kuwait

Libano

Liberia

Libia

Malawi

Malesia

Maldive

Mauritania

Mauritius

Marocco

Myanmar

Namibia

Nigeria

Striscia di Gaza

Oman

Pakistan

Papua Nuova Guinea

Qatar

Saint Kitts e Nevis

Saint Lucia

Saint Vincent e Grenadine

Samoa

Arabia Saudita

Senegal

Sierra Leone

Singapore

Isole Salomone

Somalia

Sudan del Sud

Sri Lanka

Sudan

Siria

Tanzania

Togo

Tonga

Tunisia

Turkmenistan

Tuvalu

Uganda

Uzbekistan

Yemen

Zambia

Zimbabwe

Leggi anche: Ungheria, cos’è e cosa prevede la legge anti LGBT+ di Orbán

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