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Quando Fini disse che il fascismo è il male assoluto

Fini Meloni

Ecco cosa aveva detto Gianfranco Fini sul fascismo durante il suo viaggio in Israele 

A pochissimi giorni dalle elezioni, ancora una volta, Giorgia Meloni è costretta a confrontarsi con le accuse di un’eredità fascista e di un pericolo incombente in caso di vittoria delle elezioni. Pericolo che più volte la stessa leader di Fratelli d’Italia ha provato a scongiurare (anche quando si puntava il dito contro la Fiamma Tricolore presente nel simbolo di partito).

In queste ore, per ribadire la sua posizione antifascista richiama quanto detto da Gianfranco Fini durante un viaggio in Israele sull’epoca delle leggi razziali e dei campi di concentramento. I dettagli.

Le parole di Giorgia Meloni

Partiamo dai richiami. Per smarcarsi dalle accuse di fascismo, Giorgia Meloni, ai microfoni di Rainews ha detto: “Io ero dentro An quando Fini dichiarò che “il fascismo è il male assoluto”. Non mi pare di essermi dissociata”.

Tradotto: anche io penso che il fascismo sia il male assoluto.

Cosa aveva detto Fini in Israele

Sono passati quasi vent’anni da quando Gianfranco Fini ha pronunciato quelle parole: era novembre 2003 e Fini era in Israele. “Il fascismo è l’epoca del male assoluto”, aveva detto Fini, indossando una Kippah, il copricapo tradizionale ebraico, per la visita allo Yad Vashem, il museo dell’Olocausto di Gerusalemme.

Non c’è “nessuna giustificazione per i carnefici di ieri”, aveva aggiunto Fini, strappando con il passato.

Non c’è giustificazione “non solo per chi uccise ma anche per chi poteva salvare un innocente e non lo fece”, precisò l’allora leader di An. Si devono “denunciare le pagine di vergogna che ci sono nella storia del nostro passato. Bisogna farlo per capire la ragione per cui ignavia, indifferenza, complicità e viltà fecero sì che tantissimi italiani nel 1938 nulla facessero per reagire alle infami leggi razziali volute dal fascismo”.

 

 

 

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