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Quanto guadagneranno i ristoranti senza coprifuoco?

Ristoranti Coprifuoco

La richiesta di posticipare, se non addirittura eliminare, il coprifuoco arriva da tutte le parti e i ristoranti fanno i conti su quanto gli sta costando

Attesa per la cabina di regia prevista oggi: il primo “tagliando” del governo per le restrizioni in vigore potrebbe infatti posticipare il coprifuoco oltre che rivedere alcuni parametri e i ristoranti sono tra le tante categorie che aspettano il via libera.

LE RICHIESTE DELLE REGIONI

“La direzione in cui va il documento inviato” dalle Regioni al Governo, fa sapere il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga “è quello del superamento, magari anche graduale, del coprifuoco, dell’apertura dei ristoranti anche al chiuso, dell’anticipazione dell’apertura dei parchi tematici al 1° giugno anziché al 1° luglio, della possibilità di riaprire per le piscine al chiuso, della programmazione sul wedding, dell’apertura dei centri commerciali il fine settimana, delle lezioni individuali in palestra da subito”.

QUANTO VALE IL SUPERAMENTO DEL COPRIFUOCO PER I RISTORANTI

Il superamento del coprifuoco alle 22:00 e la possibilità di apertura all’interno dei locali per il servizio al tavolo e al bancone in bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi in tutta Italia vale per la ristorazione in fatturato almeno 3,5 miliardi di euro al mese.

A dirlo è la stima fatta da Coldiretti. Attualmente, infatti, solo circa la metà delle 360mila attività di ristorazione presenti in Italia ha potuto riaprire e i maggiori ostacoli si registrano nei centri urbani. Le chiusure obbligate, lo smart working e l’assenza di turismo mette in ginocchio non soltanto le attività ma l’intero sistema agroalimentare, ricorda Coldiretti, con più di un milione di chili di vino e cibi invenduti.

cosa si può fare da oggi

COPRIFUOCO, CARO MI COSTI

Comune a tutti è il prezzo da pagare per il coprifuoco che, secondo l’Associazione, riduce le presenze e impedisce i secondi turni. In un Paese come l’Italia, dove un terzo del budget delle vacanze viene destinato alla tavola, le riaperture sono necessarie per garantire l’ospitalità turistica. Il cibo, secondo Coldiretti, rappresenta infatti per molti turisti la principale motivazione del viaggio in Italia e la revoca dello stato di emergenza della Spagna, principale concorrente del nostro Paese, fa temere anche i ristoratori.

TUTTI I NUMERI DELLA RISTORAZIONE

Complessivamente nell’attività di ristorazione – ricorda Coldiretti – sono coinvolte 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole lungo la filiera impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,6 milioni di posti di lavoro. La filiera agroalimentare nazionale vale 538 miliardi (pari al 25% del Pil nazionale), ma è anche una realtà da primato per qualità, sicurezza e varietà a livello internazionale.

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