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Rifiuti, tutte le novità del decreto di recepimento Direttive Ue
Ecco le novità e il testo delle norme su responsabilità estesa del produttore, rifiuti da imballaggio, Raee, Programma nazionale di prevenzione della produzione di rifiuti, l’articolo di Energia Oltre sul decreto di Recepimento delle direttive Ue 851 e 852
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto di Recepimento delle direttive 851 e 852 sui rifiuti e i rifiuti di imballaggio con entrata in vigore il 26 settembre 2020. (IL TESTO)
LA RESPONSABILITÀ ESTESA DEL PRODUTTORE
Tutto ruota attorno alla responsabilità estesa del produttore inserita nel Codice Ambiente all’articolo 178-bis con il “fine di rafforzare il riutilizzo, la prevenzione, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti” vengono istituti “anche su istanza di parte regimi di responsabilità estesa del produttore” attraverso uno o più decreti di ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo economico. Nello stesso decreto vengono, inoltre, determinate “le misure che includono l’accettazione dei prodotti restituiti e dei rifiuti che restano dopo l’utilizzo” e la “successiva gestione”, la “responsabilità finanziaria”, le misure “volte a assicurare che qualsiasi persona fisica o giuridica che professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o importo prodotti (…)sia soggetto a una responsabilità estesa del produttore”.
I regimi di responsabilità estesa del produttore prevedono misure “per incoraggiare una progettazione dei prodotti e dei loro componenti volta a ridurne gli impatti ambientali e la produzione di rifiuti durante la produzione e il successivo riutilizzo dei prodotti tesa ad assicurare che il recupero e lo smaltimento dei prodotti che sono diventati rifiuti avvengano secondo i criteri di priorità” previsti.
Tra i requisiti generali minimi in materia di responsabilità estesa del produttore rientrano la definizione dei ruoli e delle responsabilità di tutti gli attori coinvolti, gerarchia dei rifiuti e gestione, sistema di comunicazione e informazione, adempimento degli oneri amministrativi a carico dei produttori e degli importatori, corretta informazione sui prodotti, ma anche copertura geografica della rete di raccolta dei rifiuti, mezzi finanziari idonei per soddisfare gli obblighi previsti, autosorveglianza.
IL PROGRAMMA NAZIONALE DI PREVENZIONE DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI
Una parte specifica è dedicata alla prevenzione della produzione di rifiuti tramite un programma nazionale adottato da Mattm, Mise e Mipaaf che “fissa idonei indicatori e obiettivi qualitativi e quantitativi per la valutazione dell’attuazione delle misure di prevenzione dei rifiuti”.
Per quanto riguarda la responsabilità della gestione dei rifiuti “il produttore iniziale o altro detentore di rifiuti provvede al loro trattamento direttamente ovvero mediante l’affidamento ad intermediario o a un altro commerciante o alla loro consegna a un ente o impresa che effettua le operazioni di trattamento dei rifiuti o a un altro soggetto addetto alla raccolta o al trasporto dei rifiuti pubblico i privato”.
TRACCIABILITÀ E CATASTO
Le norme si occupano anche del sistema di tracciabiltà dei rifiuti e del catasto dei rifiuti con una sezione nazionale che ha sede presso l’Ispra e una serie di sezioni regionali presso le Arpa locali. “Il catasto assicura anche ai fini della pianificazione delle attività di gestione dei rifiuti un quadro conoscitivo completo e costantemente aggiornato, dei dati raccolti”.
IL PROGRAMMA NAZIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI
Per quanto riguarda il programma nazionale per la gestione dei rifiuti il Mattm con il supporto di Ispra predispone tale programma, sottoposto a verifica Vas: esso fissa “i macro-obiettivi, definisce i criteri e le linee guida strategiche di Regioni e province autonome” per l’elaborazione “dei piani regionali di gestione dei rifiuti”.
Per quanto riguarda gli imballaggi viene previsto un sistema di riutilizzo di specifiche tipologie di imballaggi “volte ad assicurare l’aumento della percentuale di imballaggi riutilizzabili immessi sul mercato” e la possibilità di aderire a consorzi o utilizzare sistemi autonomi. Infine, si introducono norme per i Raee e i centri di raccolta dei rifiuti.
L’intera architettura entra in vigore entro il 5 gennaio 2023.
Articolo pubblicato su energiaoltre.it