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Salute: ritirato studio su pericolo delle sigarette elettroniche

Decisione Fda
L’articolo, pubblicato dalla rivista scientifica Jaha, affermava che lo svapo da sigarette elettroniche poteva portare a un attacco di cuore

Uno degli studi più citati contro le sigarette elettroniche, che affermava che lo ‘svapo’ raddoppia il rischio di infarto, è stato ritirato dal Journal of the American Heart Association (Jaha). Lo riporta il sito della stessa rivista, secondo cui la ricerca è ‘inaffidabile’ per alcuni problemi nel trattamento dei dati.

LA RICERCA PUBBLICATA L’ESTATE SCORSA

Nella ricerca, pubblicata lo scorso giugno e basata sui dati di uno studio federale, Stanton Glanz dell’università della California e il suo gruppo affermavano che “c’era una  associazione tra l’uso di e-cig e l’infarto del miocardio, con un effetto simile a quello delle sigarette convenzionali, mentre l’uso duale di sigarette elettroniche e non aumentava ancora di più la probabilità di un evento cardiaco”.

LA REAZIONE DELLA COMUNITÀ SCIENTIFICA

Lo studio ha subito attirato le critiche di diversi scienziati, culminate in una lettera di 16 ricercatori alla rivista che ne chiedevano il  ritiro, sulla base del fatto che i dati esaminati non permettevano di stabilire se gli infarti erano avvenuti prima o dopo che i soggetti avevano iniziato ad usare le sigarette elettroniche.
Brad Rodu, un esperto di controllo del tabacco presso l’Università di Louisville, ha notato che molti degli svapatori analizzati per lo studio erano anche fumatori attuali o precedenti.

LA RIVISTA JAHA HA RITRATTATO

La rivista a quel punto, si legge sul sito dello stesso Jaha, ha chiesto informazioni aggiuntive ai ricercatori, che però non sono state giudicate soddisfacenti soprattutto perché gli autori non avevano più accesso al database da cui avevano ricavato i dati. In una dichiarazione che spiega la ritrattazione, i redattori del Journal of American Heart Association (JAHA) hanno espresso preoccupazione per il fatto che lo studio potrebbe essere stato basato su dati fuorvianti.

 

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