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Sanità, quanto ha speso lo Stato nella lotta al Covid?

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La spesa per la sanità è comprensibilmente impazzita nel 2020. E la Corte dei Conti avverte: sarà necessario nei prossimi anni assicurare un quadro di sostenibilità

Ce lo siamo domandati tutti, durante la pandemia, vedendo come il Covid ha messo sotto pressione il Sistema sanitario nazionale. Quanto ha speso lo Stato per tirarci fuori dalle morse del Coronavirus? Ora lo sappiamo, ed è una cifra monstre, certificata dalla Corte dei Conti: 399,4 miliardi nel 2020. Resta fuori dal calcolo pertanto la coda del virus, con i ricoveri e le prestazioni erogate nei primi sei mesi del 2021. Il dato sulla spesa per prestazioni sociali in denaro, commentano i magistrati, rappresenta una delle voci del bilancio pubblico che meglio esprimono lo sforzo dell’ultimo anno per mitigare gli effetti della pandemia. La forte espansione di tale componente di spesa pubblica, in parte non trascurabile di natura permanente, conferma – è l’avvertimento dei giudici – che sarà necessario nei prossimi anni assicurare un quadro di sostenibilità.

E ORA OCCORRE PUNTELLARE LA SANITÀ

A consuntivo, la spesa sanitaria ha raggiunto i 123,5 miliardi, con un incremento del 6,7 % rispetto al 2019. Gli approfondimenti delle singole voci di costi e di ricavi mettono in rilievo le differenti modalità con cui le regioni hanno risposto alla crisi. Le analisi segnalano anche l’eredità negativa in termini di mancate prestazioni sia a livello ospedaliero che ambulatoriale; un fenomeno che riguarda tutte le regioni e su cui poco hanno potuto fare, per ora, gli interventi finanziari introdotti. Occorrerà mantenere elevata l’attenzione sul tema delle risorse da destinare al settore.

Emerge con certezza dal monitoraggio, rileva ancora la magistratura contabile, che gli enti locali hanno progressivamente intensificato la numerosità degli interventi attivati: l’80,4% delle opere totali monitorate relative al periodo 2012 – 2020, per un finanziamento di oltre 69 miliardi a fronte di un valore di progetti di investimento pari a 145 miliardi. Questi elementi consentono di valutare positivamente la scelta di affidare loro una quota importante delle risorse del PNRR, anche se non vanno sottovalutati alcuni fattori di debolezza. Sarà importante in tal senso l’impatto che le misure per la digitalizzazione e l’innovazione della P.A. avranno sulle amministrazioni locali, nonché le azioni di semplificazione, accelerazione e liberalizzazione delle procedure.

 

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