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SURE, quanti sono i cassintegrati coi soldi dell’Ue?
Ecco quanti posti di lavoro ha aiutato a mantenere durante la pandemia la “cassa integrazione europea”, ufficialmente conosciuta come Sure e di cui l’Italia è il primo Paese beneficiario
Il Sure, lo strumento europeo di sostegno all’occupazione negli Stati membri o più semplicemente la “cassa integrazione europea”, ha aiutato fino a 30 milioni di persone a mantenere il lavoro in 18 Paesi dell’Ue l’anno scorso, quando la pandemia ha congelato le economie del Vecchio continente, stabilizzando l’occupazione in 2,5 milioni di imprese, secondo un rapporto elaborato della Commissione europea.
IL SOSTEGNO DELL’UE
L’Ue ha usato il suo rating AAA per mettere a disposizione 100 miliardi di euro di prestiti ai governi che hanno usato schemi di lavoro a breve termine per mantenere le persone al lavoro, sovvenzionando parte del loro stipendio invece che metterle in disoccupazione. “Questo rappresenta circa un quarto del numero totale di persone occupate nei 18 Stati membri beneficiari”, si legge nell’analisi.
GLI EFFETTI SULLA DISOCCUPAZIONE
Tale sostegno alla manodopera ha fatto sì che la disoccupazione risentisse meno della dilagante recessione. Il tasso di disoccupazione, che dal 6,5% di marzo ha avuto un picco del 7,8% in agosto, è poi sceso di nuovo al 7,3% in gennaio.
“L’iniziativa Sure ha dimostrato il suo valore mantenendo le persone al lavoro e le imprese a galla durante la crisi”, ha detto il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis. “Sure ha sostenuto con successo decine di milioni di persone e imprese in tutta l’Ue, proteggendo dal rischio di disoccupazione e salvaguardando i mezzi di sussistenza”.
L’IMPATTO DEL SURE IN ITALIA
L’Italia, primo Paese beneficiario del programma Sure, ha già ricevuto 21 miliardi di euro dei 27,4 previsti – grazie ai quali ha potuto finanziare schemi come la Cig che hanno sostenuto finora più del 30% della forza lavoro del nostro Paese.
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“In attesa del lancio dello strumento per il recupero e la resilienza, Sure offre un esempio incoraggiante di ciò che la solidarietà europea può offrire ai nostri cittadini”, ha commentato il commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni, facendo notare che il programma “ha svolto un ruolo cruciale nella protezione dei lavoratori dipendenti e autonomi dai peggiori effetti dello shock economico causato dalla pandemia”.
Orgoglioso di #SURE. Ha difeso il lavoro di quasi trenta milioni di lavoratori. In pochi mesi grazie ai #socialbonds risparmi di miliardi per i 19 paesi che hanno ricevuto i prestiti. Una storia europea di successo. @NicolasSchmitEU @JHahnEU https://t.co/JvDe52oyB0
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) March 22, 2021