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Terza ondata, quanti posti restano nelle terapie intensive?
Peggiora la situazione a Brescia, che va verso l’esaurimento della capienza. In 11 Regioni superata la soglia critica del 30% di posti letto occupati nelle terapie intensive
Sono le domande che tutti si pongono tutti in queste ore. Non solo perché dal numero di letti occupati nelle terapie intensive si capisce quanto progredisce il virus e se è ancora aggressivo come prima, ma anche in quanto sopra un certo numero non viene poi garantita l’ospedalizzazione e la cura di ammalati non Covid. E più ci si avvicina alla soglia critica più scattano le misure anti contagio, con l’inasprimento delle restrizioni su base cromatica che ben conosciamo. Perciò, quanti posti restano nelle terapie intensive?
VICINO ALL’ESAURIMENTO A BRESCIA
La situazione più critica si registra al momento agli Spedali civili di Brescia. Nella giornata di venerdì erano 401 i posti letto occupati: lunedì 431 i pazienti ricoverati, di cui 35 nelle terapie intensive. “Il tasso di saturazione in terapia intensiva (che nel resto della Lombardia è del 40%) si è assestato da circa 5 giorni ad oltre il 90%, nonostante la regolare apertura di nuovi posti”, fa sapere la direzione del Civile.
I POSTI LETTO NELLE TERAPIE INTENSIVE DEL PAESE
A livello nazionale, sono ormai 11 le Regioni che stanno superando la soglia d’emergenza del 30% oltre la quale scattano poi i provvedimenti restrittivi, come emerge dal monitoraggio realizzato dall’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali). Secondo il report, aggiornato al 7 marzo, si registra una crescita del 4% a livello nazionale e due regioni in più oltre soglia.
Le 11 Regioni che superano il 30%, ovvero il livello definito ‘critico’ poiché una volta superato risulta difficile poter assistere ad altri pazienti non Covid, sono: Abruzzo (40%), Emilia Romagna (37%), Friuli Venezia Giulia (33%), Lombardia (40%), Marche (42%), Molise (49%), PA di Bolzano (38%), PA di Trento (53%), Piemonte (32%), Toscana (34%), Umbria (58%).
Per quanto riguarda invece i posti occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri di malattie infettive, pneumologia e medicina generale, la quota nazionale sale al 33%, ancora sotto la soglia critica del 40%, ma 3 punti percentuali in più rispetto ai dati del primo marzo. In questo caso, la soglia critica viene superata da 7 regioni, ovvero 2 in più rispetto a una settimana fa: Abruzzo (43%), Emilia Romagna (45%), Lombardia (44%), Marche (52%), Molise (43%), Piemonte (40%) e Umbria (50%).