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Turismo, quanto costano gli operatori abusivi allo Stato?

Parchi Acquatici Turismo Sostegni Operatori Abusivi

La Commissione Legalità di Fiavet-Confcommercio denuncia: “ci sono 38mila operatori abusivi che generano un’evasione fiscale da 2 miliardi di euro”. Alcuni clienti sono ignari: basti pensare alle gite parrocchiali, ai viaggi dei venditori di pentole, a quelli delle onlus. Si pensa a una cosa “innocente”, ma se i pacchetti non sono costruiti da un professionista si danneggia il mercato e viene commesso un illecito

Un danno da oltre 2 miliardi di euro. Giuseppe Ciminnisi, vicepresidente di Fiavet-Confcommercio, a capo della Commissione Legalità, denuncia una recrudescenza della gravissima piaga dell’abusivismo: all’abituale scarso controllo si aggiunge oggi un contesto storico di difficoltà economica che consente a chi compie illeciti di operare meglio e più di prima. Organizzazioni che si definiscono “no profit” si trasformano così sempre più in competitor scorretti per le imprese legalizzate. La denuncia emerge dall’ultima riunione della Commissione Legalità di Fiavet-Confcommercio, che ha visto la partecipazione di tutti i rappresentanti delle regioni italiane.

“Parliamo di 38mila operatori abusivi che generano un’evasione fiscale da 2 miliardi di euro e che continuano ad operare indisturbati privando il turismo del suo valore qualitativo e non pesando sul prodotto interno lordo del Paese”, afferma Ciminnisi.

Alcuni clienti ne sono ignari: basti pensare alle gite parrocchiali, ai viaggi dei venditori di pentole, a quelli delle onlus. Si pensa a una cosa “innocente”, ma se i pacchetti non sono costruiti da un professionista si danneggia il mercato e viene commesso un illecito. “Si tratta di incauto acquisto che non consente di avere le garanzie, oggi più che mai necessarie”, commenta il vicepresidente di Fiavet.

 

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