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Decreto fiscale. Il dossier

Il 23 luglio 2025, la Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 84 del 17 giugno 2025 – il cosiddetto Decreto fiscale – composto da 21 articoli, che introduce modifiche significative in ambito fiscale.

Un approfondito dossier, redatto congiuntamente dal Servizio studi della Camera e del Senato, analizza nel dettaglio il contenuto del provvedimento attraverso una lettura tecnico-giuridica, articolo per articolo, con particolare attenzione agli effetti sulle principali imposte – IRPEF, IRES e IRAP – nonché alla normativa contenuta nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR, DPR 917/1986).

Il Decreto fiscale interviene su una pluralità di ambiti della disciplina tributaria, con l’obiettivo di semplificare, razionalizzare e rendere più equo il sistema fiscale. Tra le misure principali figurano modifiche al trattamento dei redditi da lavoro e da capitale, nuove regole per la tracciabilità delle spese di trasferta, e l’introduzione di criteri più chiari per la tassazione delle plusvalenze.

Particolare attenzione è dedicata alla disciplina delle perdite fiscali e agli incentivi per l’occupazione, con modifiche che riguardano i soggetti passivi IRES e le condizioni per la deducibilità del costo del lavoro. Viene inoltre aggiornata la normativa sulle imprese estere controllate (CFC), con nuovi criteri per la determinazione della tassazione effettiva e meccanismi più trasparenti per evitare doppie imposizioni.

Il decreto affronta anche aspetti legati alla fiscalità locale, prorogando i termini per l’approvazione delle aliquote IMU e chiarendo le condizioni per l’esenzione destinata agli enti non commerciali che svolgono attività sportive in modo non lucrativo.

In ambito IVA, si estende l’applicazione del meccanismo dell’inversione contabile ad alcuni settori, tra cui gli appalti di trasporto merci, e si esclude dal regime dello split payment le operazioni nei confronti delle società quotate nel FTSE MIB, a partire dal 1° luglio 2025.

Non mancano disposizioni su accise e imposte indirette, con l’anticipo dell’entrata in vigore delle norme sul biodiesel e sull’alcole etilico, e interventi volti a favorire il ravvedimento operoso e la definizione agevolata delle controversie fiscali.

Infine, il provvedimento posticipa i termini per i versamenti delle imposte dovute nel 2025 da parte di contribuenti soggetti agli ISA e introduce l’obbligo di motivazione negli atti autorizzativi relativi agli accessi fiscali agevolati.

Scarica il dossier “Disposizioni urgenti in materia fiscale”

 

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