Il dossier sul Piano d’azione industriale per il settore automobilistico europeo della Commissione europea
Il dossier “Il Piano d’azione industriale per il settore automobilistico europeo della Commissione europea” spiega le finalità e i contenuti del Piano d’azione industriale per il settore automobilistico europeo, la cui comunicazione è stata presentata dalla Commissione europea il 5 marzo 2025.
Il fine ultimo del Piano è quello di affrontare le sfide legate alla transizione verde e digitale e all’instabilità geopolitica, alla concorrenza globale e ai rischi relativi agli alti costi dell’energia e ai potenziali impatti negativi derivanti dai dazi imposti dagli Stati Uniti.
Il Piano prova a offrire una visione per coniugare il rilancio della competitività dell’industria automobilistica europea riducendone la dipendenza strategica nel settore delle materie prime e delle importazioni di batterie.
Il settore automobilistico europeo ha una posizione di primo piano a livello internazionale, è caratterizzato da diversi produttori leader ed è un comparto fondamentale dell’economia europea. Il settore ha anche un impatto significativo su altri comparti industriali e contribuisce per 1 trilione di euro al PIL dell’Unione (circa il 7%).
Il Piano intende incrementare la competitività del settore attraverso azioni concrete in 5 settori chiave:
- innovazione e digitalizzazione;
- mobilità pulita;
- competitività e resilienza delle catene di approvvigionamento;
- competenze e dimensione sociale;
- potenziamento dell’accesso ai mercati, garantendo parità di condizioni e la sicurezza economica.
Il Piano prevede, inoltre, la comunicazione relativa alla decarbonizzazione delle flotte aziendali, che illustra le azioni che possono essere intraprese per accelerare l’adozione di veicoli a emissioni zero.
Il Piano è stato discusso in occasione del Consiglio Competitività, durante il quale il Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha esposto la posizione dell’Italia, ribadendo la necessità di applicare il principio di neutralità tecnologica, includendo l’idrogeno e i biocarburanti, per permettere la produzione di veicoli puliti anche attraverso i motori a combustione interna alimentati in modo sostenibile.
Il Ministro, inoltre, si è dichiarato soddisfatto per l’accoglimento di due condizioni ritenute necessarie dall’Italia per il rilancio della competitività del settore, ovvero il rinvio delle sanzioni previste per il 2025 e l’anticipo a quest’anno della revisione del regolamento sui veicoli leggeri (prevista inizialmente per la fine del 2026).
Infine, dossier c’è spazio anche per le risultanze del rapporto Draghi che suggerisce di favorire l’integrazione “verticale” dell’IA nel settore per una maggiore produttività.
Il Piano d’azione industriale per il settore automobilistico europeo della Commissione europea