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La legge quadro in materia di interporti

È all’esame della IX Commissione della Camera (Trasporti, poste e telecomunicazioni) la proposta di legge quadro in materia di interporti (A.C. 703-B, primo firmatario è l’onorevole Mauro Rotelli), trasmessa dal Senato con modificazioni e volta a ridefinire l’intero assetto normativo del settore, attualmente regolato dalla legge n. 240 del 1990.

Il provvedimento, di iniziativa parlamentare, si propone di stabilire i principi fondamentali per la pianificazione, realizzazione e gestione degli interporti di rilevanza nazionale, riconosciuti come infrastrutture strategiche al servizio della logistica intermodale e della modernizzazione del sistema trasportistico italiano.

Il dossier predisposto dal Servizio Studi della Camera accompagna l’esame della proposta e ne illustra il contenuto, le finalità e gli strumenti attuativi, fornendo un’analisi tecnico-giuridica articolo per articolo e una presentazione del contesto in cui si inserisce la riforma.

In particolare, il documento colloca l’intervento normativo nell’ambito delle strategie nazionali ed europee per la mobilità sostenibile e l’efficienza logistica, evidenziando le principali innovazioni introdotte: la definizione aggiornata di interporto, la programmazione nazionale tramite il Piano generale per l’intermodalità, l’istituzione del Comitato nazionale per l’intermodalità e la logistica, e la previsione di un tetto massimo di 30 interporti su scala nazionale.

Il testo individua precisi criteri per l’individuazione di nuovi interporti (collegamenti con rete TEN-T, sostenibilità ambientale ed economica, presenza di infrastrutture ferroviarie e portuali) e dispone risorse pari a 25 milioni di euro per il triennio 2025–2027 per progetti di potenziamento e adeguamento degli interporti esistenti.

Scarica il documento “Legge quadro in materia di interporti – A.C. 703-B – Dossier n. 63/2 – Schede di lettura”

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