Le politiche pubbliche italiane relative al servizio idrico integrato: il quadro normativo della gestione delle risorse idriche
Nel presente dossier viene fornita un’analisi del settore idrico, principalmente focalizzata sul servizio idrico integrato (SII) che ne costituisce il principale pilastro.
Il documento si apre con una premessa che descrive il quadro normativo sulla gestione delle risorse idriche, centrato sul Codice dell’ambiente, che integra norme precedenti e recepisce la direttiva UE 2000/60/CE. Viene introdotto il Servizio Idrico Integrato (SII), gestito su base territoriale dagli EGATO, con pianificazione e tariffe definite secondo i principi di efficienza e recupero dei costi. Si evidenzia il ruolo di ARERA nella regolazione e le riforme avviate, culminate nel PNRR e nel Piano nazionale per la sicurezza idrica, per superare criticità strutturali e il divario tra Nord e Sud.
Il documento, nella prima parte, illustra le principali criticità del settore idrico: la carenza e/o l’inefficienza delle infrastrutture; la siccità (che negli ultimi anni si manifesta con crescente rilevanza e ricorrenza); la carenza di investimenti; la frammentazione delle gestioni; i prelievi di acqua per usi civili (che, come si vedrà nel seguito, sono tra i più alti in Europa).
La seconda parte offre un approfondimento normativo su diversi aspetti legati alla gestione delle risorse idriche. Si apre con un’analisi del servizio idrico integrato (SII), soffermandosi sulle misure volte al suo efficientamento e sulle politiche sociali adottate per garantire l’accesso universale all’acqua. Seguono le disposizioni introdotte per incentivare il risparmio idrico da parte degli utenti. Un ulteriore focus è dedicato alla disciplina delle acque reflue urbane, con particolare attenzione agli interventi per il superamento del contenzioso europeo e al riutilizzo delle acque trattate. Infine, l’appendice esamina le recenti norme adottate per far fronte alla scarsità idrica, tra cui il cosiddetto “decreto siccità”, le modifiche apportate dal D.L. 63/2024 e le altre misure finalizzate alla gestione della crisi idrica.
Il documento esamina, infine, l’evoluzione nel tempo delle principali criticità evidenziate all’inizio, con l’obiettivo di valutare gli effetti delle politiche descritte nella seconda parte. In particolare, rileva che i consistenti fondi statali stanziati negli ultimi anni sono stati destinati soprattutto alle aree maggiormente interessate dal divario nel servizio idrico, il cosiddetto “water service divide”.